La figura ciclonica nord-atlantica, dopo un temporaneo arretramento, si ripropone alla ribalta del Continente Europeo tramite un’ondulazione depressionaria che accompagna un primo fronte perturbato, disteso dalla Scandinava verso le nazioni occidentali europee. La struttura frontale ha così innescato un peggioramento tra Francia, Paesi Bassi ed area pirenaica.
L’opposizione dell’alta pressione ha rinforzato le condizioni di bel tempo sul cuore centrale dell’Europa, caratterizzate da una moderata fiammata di correnti d’origine afro-mediterranea: le temperature massime sono quindi salite su valori piuttosto alti anche a nord dell’Arco Alpino, con punte di 34 gradi in Germania e 33 gradi in Svizzera. L’anticiclone ha esteso la propria influenza anche ad oriente, ma va segnalata una residua circolazione instabile locale, causata da un cut-off ciclonico posizionato tra l’Ucraina ed il Mar Nero.
Sul nostro Paese l’abbraccio anticiclonico si è fatto sentire con molta enfasi, regalando una giornata di solleone e con caldo nuovamente in accentuazione nelle ore centrali della giornata. Il calore diurno ha contribuito alla formazione di annuvolamenti su gran parte della dorsale appenninica, ma solo isolatamente si sono le create le condizioni per qualche modesto focolaio temporalesco, molto attutito dalla forza anticiclonica che ha notevolmente inibito i moti convettivi.
Le caratteristiche di questo promontorio anticiclonico sono infatti individuabili nella solidità in quota, ove pertanto stanno affluendo masse d’aria più calde di provenienza nord-africane. Gli effetti al suolo si sono visti, soprattutto sulle zone interne distanti dal mare, laddove il caldo è tornato a segnare valori massimi assai elevati. Un po’ più fresco sulle località costiere adriatiche, laddove i valori massimi sono rimasti ben al di sotto dei 30 gradi.
Fra tutte le località monitorate dalle centraline di rilevamento spicca Firenze, dove sono stati toccati i 35 gradi: ricordiamo che il capoluogo toscano è stato capace di raggiungere almeno tale temperatura massima per ben 20 giorni in tutto il mese di Agosto. Il valore odierno, in questo primo giorno di Settembre, si lega quindi all’andamento termico di Agosto, ma la media massime della prima decade di questo mese è di circa 28 gradi.
La coda terminale della perturbazione, che abbiamo osservato tra Francia e Spagna Settentrionale, avanza a grandi falcate verso il nostro Paese. Sulle Alpi Occidentali si stanno già affacciando le prime frange nuvolose più avanzata. Quest’avvicinamento della perturbazione rappresenta l’avvisaglia di un periodo un po’ variabile, specie al Nord, a causa di queste infiltrazioni miti ed umide atlantiche. Un nuovo significativo ricambio d’aria è atteso in coincidenza del week-end, ma con modalità ancora in parte incerte, sulle quali potremo dare maggiori dettagli nei prossimi giorni.