DINAMICA DEI TEMPORALI La saccatura che abbraccia l’Italia vede la contrapposizione acuta fra aria più fredda, che affluisce dalla Valle del Rodano, con aria più mite sub-tropicale risalita dalle settori tunisini verso il Sud Italia, con direttrice delle correnti da sud/ovest. Entro questo corridoio umido (parte ascendente dell’asse della saccatura), si è inserito un corposo ammasso temporalesco, che ha colpito ad inizio giornata dapprima la Sicilia e poi le aree ioniche della Calabria ed il sud della Puglia: i sistemi convettivi si sono raggruppati in quella che tecnicamente viene chiamata Flanking Line, con i cumulonembi che hanno dato origine ad una attiva supercella non mesociclonica.
METEO ANCORA INSTABILE Esaurita l’azione della linea temporalesca marittima, l’instabilità si farà ancora sentire su tutto il Meridione, poiché la situazione atmosferica resterà favorevole all’innesco di celle temporalesche. Per la giornata di martedì gli indici d’instabilità risulteranno infatti favorevoli su tutto il Sud e la formazione di temporali risulterà maggiormente incentivata nelle ore più calde sulle zone dell’entroterra, ma anche su qualche zona costiera favorita dal moto delle celle temporalesche. Non è escluso il coinvolgimento nemmeno di parte dell’Appennino Centrale, in particolare i settori fra Basso Lazio, Molise ed entroterra meridionale abruzzese. Un’area dall’alto potenziale instabile potrebbe coinvolgere i settori fra entroterra della Campania, Basilicata e parte della Puglia.