Le giornate di gran caldo non hanno interessato esclusivamente l’Italia e i Paesi che stazionano sul Mediterraneo centro occidentale, l’alito caldo si è esteso in direzione della Francia, la Germania, il Belgio. Le massime hanno difatti registrato valori eccezionali che mancavano dal 2003, allorquando l’egemonia africana ci consegnò l’Estate più calda dell’ultimo secolo. Anche ieri la colonnina di mercurio ha varcato sovente la soglia dei 35 gradi, in Spagna sono stati raggiunti i 40 gradi e in Italia si è andato molto vicini. La nostra Penisola ha poi avuto condizioni d’afa in diverse zone, l’umidità è salita a livello tale da creare disagio fisico a causa della limitata traspirazione.
Dal punto di vista statistico non sono certo valori eccezionali, almeno per quel che concerne i valori di temperatura alle diverse quote di riferimento. Ma se consideriamo l’indice di calore – che poi è quello che serve per darci un’idea del calore percepito dall’organismo umano – allora ci rendiamo conto che siamo dinanzi ad un periodo eccezionale e in molte regioni si tratta della maggiore ondata di caldo dell’intera Estate. Che poi faccia tutto questo caldo verso fine Agosto non è normale, solitamente questo è il periodo in cui la bella stagione inizia a manifestare inequivocabili cenni di invecchiamento.
Le perturbazioni oceaniche stanno cercando di farsi strada sull’Europa occidentale e nella giornata passata furiosi venti e temperature in drastico caldo hanno accompagnato l’avanzato di un fronte perturbato verso l’Islanda e le Isole Britanniche. La depressione avrà l’onere di spazzare via la calura e fin da oggi il tempo è destinato a mutare pesantemente in molte di quelle lande avvolte dal respiro rovente africano. Poi, da domani, parte dell’aria fresca fluirà anche in Italia e instabilità e temperature in diminuzione ci terranno compagnia nel corso del weekend.
Ma nel frattempo prepariamoci a vivere un’altra giornata di gran caldo. Secondo le nostre proiezioni automatiche i valori termici dovrebbero mantenersi stabili e quindi ben oltre quella che dovrebbe essere la media del periodo. Le città più calde dovrebbero essere ancora una volta quelle del medio versante tirrenico, ove le massime potrebbero giungere a toccare i 38-39 gradi. Al Nord i picchi più elevati dovrebbero portare la colonnina di mercurio sui 35 gradi, con picchi di 37 sull’Emilia Romagna e l’umidità renderà la calura opprimente.
L’aria umida oceanica riuscirà tuttavia a lambire con maggiore decisione l’arco alpino, ragion per cui si prevede un’accentuazione dell’attività temporalesca su tutte le principali montagne del Nord. Acquazzoni che dovrebbero riuscire a penetrare localmente anche in Appennino, propagazione facilitata dal forte riscaldamento che si registrerà nelle ore centrali della giornata.
I tuoni potranno quindi udirsi nei tratti appenninici emiliani, in quelli toscani, umbri e laziali. Ma anche in Calabria, probabilmente nell’entroterra lucano e nelle zone più interne delle due Isole maggiori. In Sicilia gli eventi temporaleschi potrebbero rivelarsi consistenti, qui infatti si avrà una flebile influenza depressionaria mediterranea, riconducibile ad una piccola goccia fredda in quota transitata a ridosso delle coste nord africane.