Il picco record di emissioni di CO2, che ha raggiunto lo scorso maggio quasi le 410 ppm in atmosfera, si deve anche all’ultimo intenso episodio di El Niño avvenuto tra il 2015 ed il 2016. Il fenomeno ciclico di riscaldamento delle acque del Pacifico ha un impatto evidente sul clima di buona parte della Terra. Si sospettava che El Nino potesse avere un ruolo sull’aumento delle emissioni di anidride carbonica atmosferica, ma non si sapeva l’esatto impatto. Ora questo dilemma è stato risolto grazie ai rilevamenti del satellite della Nasa Oco-2.
Ebbene, durante il periodo dell’ultimo El Niño si è avuta la più grande singola impennata di emissioni di CO2 negli ultimi duemila anni: le aree equatoriali di Sud America, Africa e Asia sud-orientale hanno insieme emesso 2,5 miliardi di tonnellate in più di anidride carbonica rispetto al 2011. In pratica tra il 2015 e il 2016 c’è stato un picco del 50% in più delle emissioni rispetto alla media di 3 ppm (parti per milione) di CO2/anno. Le condizioni provocate da El Niño nelle tre regioni a maggiore emissione sono state diverse ma complessivamente tutte e tre sono state interessate da caldo estremo e siccità.