Anche se attualmente non ha ancora raggiunto il picco, gli effetti sul clima stanno avendo ripercussioni devastanti in tutto il mondo e a detta degli esperti dobbiamo attenderci manifestazioni ancora più violente e un tempo atmosferico imprevedibile. Non ultimo l’accelerazione del riscaldamento globale.
Per chi non lo sapesse, ricordiamo che l’episodio del 1997-1998 contribuì alla morte di 20.000 persone e costò 97 miliardi di dollari. La stragrande maggioranza dei danni fu causata da inondazioni, siccità, incendi, cicloni e smottamenti. Secondo gli ultimi dati della NOAA, l’episodio di quest’anno sarebbe ancora più forte. La principale misura dell’intensità, forse non tutti lo sanno, è la temperatura delle acque del Pacifico centrale. Nel 1997 il picco fu raggiunto il 26 novembre: l’acqua risultò 2,8°C più alta del normale. Quest’anno tale valore è stato registrato il 4 novembre mentre il 18 novembre si è arrivati addirittura 3,1°C al di sopra della norma. Si tratta di valori record nella regione.
La quantità di calore accumulato nel Pacifico centrale ha un enorme impatto sulla circolazione atmosferica globale, e quindi anche sulle condizioni meteorologiche planetarie. Tra l’altro gli episodi di El Nino registrati negli ultimi decenni sono stati i più intensi degli ultimi quattro secoli. Non è chiaro se ciò sia dovuto al cambiamento climatico, ma secondo alcuni si procederà in questa direzione anche nei prossimi anni.
Al momento si può affermare che El Nino, in combinazione con il riscaldamento globale, sta influendo sui record di caldo consecutivi. Non solo. In India, ad esempio, dopo una catastrofica siccità e il ritardo del monsone, ora sono giunte piogge eccezionali alluvionali. Vedremo quel che accadrà questo inverno sul nostro emisfero.