La fase più stabile di questo fine settimana avrà carattere assolutamente temporaneo, in quanto sulle nostre regioni si andrà a costruire un flebile promontorio anticiclonico moderatamente attivo a livello del suolo, ma decisamente più fragile in quota: il campo barico sarà così pronto ad essere rapidamente scalfito dalle mosse depressionarie nord-atlantiche, che si attueranno già in apertura di settimana.
Un progressivo affondo della vasta area di Bassa Pressione sul Nord Atlantico attiverà umide correnti sud/occidentali nei primi giorni della settimana, con un graduale peggioramento sul Nord Italia e lenta erosione del campo barico sulle rimanenti regioni. Un primo sistema frontale freddo, associato alla progressiva estensione alle nostre latitudini del nucleo depressionario, scavalcherà l’Arco Alpino nel pomeriggio-sera di Martedì 11 Novembre, favorendo la genesi di un minimo orografico, sottovento alla barriera montuosa, sul Mar Ligure.
La progressione della perturbazione verso le restanti regioni italiane sarà molto lenta, ma nella fase centrale della settimana è atteso l’ulteriore sprofondamento dell’onda depressionaria nordica, sotto la regia dell’Alta Pressione in Aperto Atlantico, intenzionata ad ergersi temporaneamente lungo i meridiani ed espandersi fin sull’Islanda ed alle soglie della Groenlandia.
Questa dinamica favorirà la spinta fredda lungo il bordo discendente della saccatura, un’azione che favorirà la discesa di ulteriori impulsi frontali a carattere più freddo verso la Francia ed alimenterà inoltre i vivaci contrasti sul Mediterraneo, con l’ulteriore netto approfondimento dalla giornata di Giovedì di un’area depressionaria al suolo sulle regioni italiane, responsabile di un generale peggioramento su tutto il Centro-Sud.
Sul finire della settimana, l’Anticiclone allenterà la morsa verso nord e tornerà parzialmente a coricarsi lungo i paralleli, invadendo la Penisola Iberica e gradualmente la Francia. Si giunge così alla giornata di Sabato 15, quando l’ulteriore distensione dell’Alta Pressione oceanica sull’Europa Centrale determinerà il taglio della saccatura protesa fin sul Mediterraneo, con l’isolamento di un’incisiva area vorticosa tra il Basso Tirreno e le Isole Maggiori: azione da manuale con un’ampia ferita perturbata destinata a sfogarsi direttamente sulle nostre regioni. Tutto ciò si può apprezzare ancora meglio osservando con attenzione la mappa in alto a corredo dell’articolo, rappresentativa di tale evoluzione.
La saccatura, inizialmente alimentata da impulsi d’aria polare-marittima, sarà successivamente ancora sorretta, per un breve tempo, da masse d’aria fredde d’estrazione baltico-scandinava, mantenendo pertanto molto viva l’intera struttura ciclonica, attesa poi in rapido isolamento sui mari meridionali italiani. Secondo queste emissioni di Reading, il prossimo fine settimana potrebbe essere caratterizzato da tempo instabile, ma a tratti anche marcatamente perturbato su gran parte del Centro-Sud, per il contrasto fra l’aria più fredda e quella più umida e temperata, risucchiata direttamente dalle coste libiche.
Tale evoluzione è attentamente da monitorare man mano con i prossimi aggiornamenti, in quanto il rischio è di una configurazione barica pressoché bloccata: a seconda della traiettoria e del posizionamento del vortice, il maltempo potrebbe anche colpire con una certa forza e persistenza sulle zone già recentemente interessate da fenomeni di forte intensità. Ci riferiamo in particolare ai versanti ionici della Puglia e della Calabria, ma localmente anche alle Isole Maggiori.