Il modello inglese ci prospetta una nuova settimana, dopo la pausa decisamente più soleggiata e con una discreta ripresa termica sulla nostra penisola, all’insegna dell’instabilità in un contesto più simile alla primavera che non all’estate.
Colpa della irregolare situazione meteo-climatica, è la presenza sul settore settentrionale continentale di una figura anticiclonica di natura artica, che non permette il naturale andamento orizzontale della corrente a getto, costretta ad aggirare tale figura proponendosi in affondi instabilizzanti che tendono ad essere maggiormente presenti sul comparto centro occidentale del continente.
Dopo la parentesi decisamente fresca e temporalesca appena trascorsa, ci accingiamo a vivere una fase oltremodo instabile, ma di natura occidentale o sudoccidentale, quindi contrassegnata da un quadro termico gradevole ed in aumento, ma non stabile dal punto di vista fenomenologico.
La presenza sul comparto settentrionale oceanico della suddetta area anticiclonica, favorirà l’approfondimento ad ovest del continente di una saccatura che dalla penisola scandinava, si spingerà sul bacino centro occidentale del Mediterraneo, favorendo una ripresa anticiclonica ad est di tale area, richiamando correnti sudoccidentali sulla nostra penisola, che saranno foriere di fenomeni nuvolosi per richiamo di aria umida sulle regioni settentrionali e di fenomeni termoconvettivi per la maggiore insolazione e riscaldamento dell’atmosfera al centro sud.
Sul comparto orientale del continente si creerà un’area anticiclonica che proteggerà nella prima parte della settimana i Balcani dove comunque non mancheranno fenomeni temporaleschi pomeridiani, in attesa che la saccatura si sposti verso levante sul finire della settimana.
Ma una nuova situazione proprio dall’oceano prenderà il via per regalarci forse dopo questo ennesimo scambio meridiano, un ritorno a condizioni più estive anche se non propriamente zonali.
Dal Labrador, si farà strada una complessa area depressionaria, che tenderà a portarsi verso levante, forte della corrente a getto che la sosterrà nel suo movimento verso l’Europa, capace di far arretrare la figura anticiclonica artica verso nord.
A sud di tale depressione, si svilupperà grazie alla spinta delle correnti meridionali, una estesa figura anticiclonica che con moto zonale, si spingerà franca sulla penisola iberica e la Francia, garantendo un ritorno a condizioni estive sul comparto sudoccidentale europeo, e comprendendo e nella sua spinta stabilizzante il bacino occidentale del Mediterraneo.
Sul comparto settentrionale europeo, non ancora vinta, riprenderà vita un’estesa cellula anticiclonica di matrice artica, che posizionerà i suoi massimi proprio sulla penisola scandinava e costituirà un ponte vero e proprio con l’alta oceanica, spingendola verso nordest e rallentando il suo cammino verso levante.
Tale situazione frenerà l’avanzata depressionaria dal Labrador, che si limiterà a colpire il Regno Unito, mentre il resto dell’Europa centro occidentale e la penisola scandinava godranno di un clima decisamente mite sotto la spinta delle correnti meridionali ad ovest e della cupola anticiclonica al centro.
Il lato orientale continentale e il Mediterraneo centro orientale, resteranno ai margini di tale situazione, con tempo soleggiato ma con probabili fenomeni di instabilità relegata al pomeriggio, quando l’insolazione è al massimo e i fenomeni convettivi favoriti.
Prevedere un graduale allontanamento dell’instabilità a favore dell’espansione più decisa dell’alta pressione ora sembra assai azzardato, seppure non escludibile, con la sola incognita di quell’area anticiclonica sul nord Europa che resta come una spina nel fianco di questa stagione estiva che sembra voler riservare sorprese dietro l’ang