Dopo il netto peggioramento delle condizioni meteo sulle nostre regioni centro meridionali adriatiche, che resterà in essere fino a venerdì con gli ultimi residui annuvolamenti associati a precipitazioni deboli, ecco affacciarsi un timido cuneo anticiclonico, in distensione assai poco convinta verso il nostro centro nord.
L’alta pressione in realtà resterà ben salda in pieno oceano e pronta a distendersi sui meridiani decisa a raggiungere le regioni polari groenlandesi, traslando lentamente ma decisamente i suoi massimi gradualmente verso nord, posizionandoli sin verso l’Islanda, ma senza lasciare l’intero controllo del comparto oceanico centro meridionale, generando un forte blocking delle correnti oceaniche e costringendo la corrente a getto a compiere un notevole giro intorno alla sua struttura.
Quindi la sua distensione sui paralleli sarà timida e temporanea causata dall’approfondimento sulle regioni artiche del Vortice Polare in rapida discesa nel corridoio apertosi tra l’alta oceanica e quella russa, quest’ultima in graduale rinforzo ed in traslazione successiva verso l’area artica.
La depressione polare, in slittamento ed allungamento verso l’Europa centrale, tenderà ad essere chiusa da un congiungimento in area scandinava delle due figure altopressorie, ponte ben strutturato ed assai tenace che spingerà ulteriormente tale depressione verso sud, fino ad isolarsi sul bacino del Mediterraneo in un largo vortice che abbraccerà tutta l’Europa centro occidentale e congiunto con altra figura depressionaria con sede asiatico-siberiana, così da creare un lungo corridoio ciclonico che dalle aree dell’estremo est si protenderà fin sulla penisola iberica.
Tale sistema depressionario allungato, sarà ben alimentato da correnti continentali in facile scorrimento dall’area asiatica verso l’Europa centrale ed occidentale in un lungo giro che sarà di ritorno attraverso la Valle del Rodano sul nostro paese con componente ovest-sudovest.
La novità che da ben tre runs il modello inglese mostra, è la formazione sul bacino occidentale del Mediterraneo all’altezza del Golfo Ligure ed alto Tirreno di ciclogenesi atta a portare nubi e precipitazioni anche in quelle aree che da molto tempo attendono un radicale cambio meteorico e che alla luce delle nuove emissioni modellistiche inglesi sembra chiaro palesarsi.
Quindi possiamo aprire un nuovo e più chiaro capitolo meteorologico anche per il nord Italia che nella situazione prospettata sarebbe sede di nubi e precipitazioni che visto il quadro termico saranno nevose sino a bassa quota e probabilmente anche sulle aree pianeggianti della padania.
Il richiamo di correnti occidentali o sudoccidentali comunque fredde, non escluderà la neve sulle regioni centrali a quote medio-basse, mentre per il sud la quota neve salirà sull’alta collina.
Una situazione da monitorare comunque nell’evoluzione delle emissioni, onde accertarsi di eventuali variazioni, sempre possibili in situazioni provenienti da irruzioni artiche, come di eventuali conferme, tenendo presente che resteranno in pole position per le precipitazioni nevose le regioni centrali, con eventi anche notevoli, così come il nord sarà protagonista dalla fine del week-end prossimo fino a fine emissione di runs e cioè a metà settimana.
Un cambiamento nelle previsioni ben accolto soprattutto da quel nord assetato ed assediato da incendi boschivi che stanno creando disagi notevoli e che solo una situazione perturbata e fenomenologicamente attiva potrà sedare completamente.
Ricordando di non perdere i successivi aggiornamenti passibili di ulteriori novità e con la speranza di continue conferme, anche se altri modelli precursori di tale configurazione continuano a propendere per tale linea di tendenza, il che lascia ben sperare, vi invito a prestare sempre la massima attenzione a tutti gli articoli dal Meteogiornale che potranno delucidarvi maggiormente sull’evoluzione continua ed in maniera dettagliata della situazione che si presenta fluida e piena di novità.