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ECMWF: Nuova intensa fase ciclonica nel week-end, impronta perturbata duratura

di Mauro Meloni
25 Nov 2008 - 11:40
in Senza categoria
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Previsione per venerdì 28, con forte depressione al suolo sull'Italia, rialimentata da infiltrazioni instabili da ovest. Seguirà un lungo periodo perturbato, sotto il dominio di quella saccatura depressionaria visibile tra Scandinavia ed Isole Britanniche ed intenzionata ad affondare verso la Penisola Iberica ed il Mediterraneo Occidentale. Fonte:
Solamente qualche giorno fa non si sarebbe mai potuto immaginare un cambiamento meteo di queste proporzioni, eppure con l’avvento freddo dello scorso week-end si è come d’incanto sbloccata la situazione barica, che ha assunto caratteristiche da anticipo d’inverno su buona parte del Vecchio Continente. La neve è giunta fin sull’Italia ad imbiancare alcune città di pianura del Nord ed oggi a sorpresa persino alcune località nei pressi della Riviera Romagnola.

Nonostante il nostro Paese sia stato colpito marginalmente dalla colata fredda del week-end, nuovi impulsi instabili si sono diretti sulle nostre regioni, aprendo una fase meteorologica tipicamente invernale caratterizzata dalla confluenza di masse d’aria fredde con masse d’aria più miti, le quali hanno trovato sul Mediterraneo terreno fertile per agitare lo scontro ed alimentare una lenta evoluzione depressionaria.

Sulla base delle emissioni modellistiche odierne, il futuro non sembra promettere nulla di buono e tutta la parte finale di Novembre e un buon scorcio dell’inizio di Dicembre (avvento dell’inverno meteorologico) vedranno un continuo susseguirsi di perturbazioni sulle nostre regioni. Vediamone le modalità, analizzando gli spunti che offre l’uscita mattutina del modello di Reading.

Quali le novità di maggiore rilievo? A differenza delle elaborazioni dei giorni passati, sul medio-lungo periodo appare decisamente più incidente l’influenza della saccatura ciclonica sull’Europa Occidentale, il cui asse pare proiettato più ad est e quindi in grado di avvolgere, nella sua ragnatela perturbata, anche i meridiani centrali europei ed il cuore centrale del Mediterraneo.

Ma facciamo un passo indietro e partiamo dall’evoluzione del week-end: nella giornata di Venerdì 28 una rapida ciclogenesi si svilupperà nei pressi della Sardegna, innescando un peggioramento di forte intensità su tutto il Centro-Sud, con venti decisamente intensi in considerazione dell’elevato gradiente barico a seguito del notevole approfondimento del minimo barico. Questa depressione mediterranea si attiverà sotto l’impulso di un nuovo affondo del Vortice Scandinavo verso la Penisola Iberica, che riaggancerà ed alimenterà il vecchio regime ciclonico in lento colmamento tra coste nord-algerine ed il Mediterraneo Occidentale.

Il peggioramento riuscirà a risalire fin verso il Nord-Est, ove troverà ancora una stasi d’aria fredda nei bassi strati, che potrebbe favorire nevicate a basse quote. L’evoluzione per il week-end vedrà prendere notevole importanza la saccatura fredda ad ovest del Continente, con perno a tutte le quote in vicinanza del Canale della Manica. La perturbazione mediterranea sarà pertanto immediatamente seguita da un nuovo ammasso perturbato proveniente da ovest, destinato a colpire il Nord e le regioni del versante tirrenico, con probabile formazione di una “Genova Low” e intensi venti di libeccio quasi ovunque.

Si tratta di correnti più miti di quelle attuali, ma assai foriere di maltempo specie sui versanti occidentali. Sul Nord potrà ancora resistere nella giornata di Domenica un lieve “cuscinetto freddo” al suolo con probabili nevicate fino a bassa quota sul Piemonte, specie sul cuneese. Rammentiamo comunque che questi articoli si occupano di un’analisi generale e d’interpretazione dell’evoluzione espressa dai modelli matematici, mentre per le previsioni specifiche vi invitiamo pertanto a consultare gli appositi articoli ed i costanti aggiornamenti sul portale www.tempoitalia.it.

Per l’inizio di Dicembre il modello di Reading non vede nessuna minima interruzione al flusso perturbato fresco occidentale derivante dall’insistita azione della saccatura ciclonica, il cui nucleo più consistente resterà posizionato tra Golfo di Biscaglia ed Isole Britanniche. Si susseguiranno numerosi impulsi perturbati, con diversi giorni di pioggia, temporali e l’immancabile neve sui rilievi, a quote localmente basse sulle zone alpine.

L’Alta Pressione resterà invece costantemente relegata sull’Oceano Atlantico, ben al largo delle coste europee ed in posizione tale da sostenere la saccatura in posizione meridiana sull’Ovest Europa. Quest’evoluzione così instabile sul lungo periodo risulta essere piuttosto attendibile e verosimile, sulla base del raffronto con le mappe americane GFS: queste ultime ipotizzano infatti un’incidenza ancora maggiore della saccatura depressionaria sul cuore dell’Italia.

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