Il modello matematico europeo continua ad emettere una linea di tendenza che vedrebbe realizzarsi una considerevole ondata di gelo sull’Italia, che sarà accompagnata, sempre che la proiezione venga confermata, da condizioni di maltempo che interesseranno tutta Italia, ad eccezione delle regioni nord occidentali.
Servono ulteriori conferme sulla proiezione emessa ieri alle ore 12.00 UTC, ma non possiamo che commentare tali carte.
Nel primo quadro vediamo il campo termico previsto alla quota di 850 hPa per il 23 dicembre. L’irruzione di aria artica, dopo un primo ingresso dalla Valle del Rodano (atteso per il 22), tenderà a raggiungere l’Italia da Nord Est. Si osservino i vettori particolarmente accentuati.
Le isoterme indicate sono veramente ragguardevoli, ciascuno controlli l’area che più gli interessa, ma è veramente rilevante che un’isoterma di -8°C (violetto) sconfini sin quasi alla Sardegna.
L’analisi della topografia a 500 hPa mette in evidenza una notevole saccatura che dalla regione polare si porterà fino al Nord Africa, passando per l’Italia.
Nel basso Adriatico vediamo isolarsi un vortice, c’è da attendersi un cut-off. Avremo un’ondata di maltempo, anche di severa rilevanza per vari fattori: l’irrompere di aria fredda determina un sensibile rinforzo del vento, a questo si sommi le isobare al suolo particolarmente ravvicinate. Il rischio di precipitazioni è consistente per quasi tutta Italia, con probabilità di neve in località pianeggianti.
La proiezione della temperatura alla quota di 850 hPa, prevista per martedì 24 dicembre ore 12.00 UTC, conferma che l’ondata di freddo non sarà una “toccata e fugga” bensì un’ondata di freddo di intensità rilevante, con il rischio che perduri per vari giorni. L’isoterma -10°C a 850 hPa avvolgerà tutta l’Italia centrale, la -8°C si porterà in Sardegna, la -6°C in Sicilia.
Sempre per il 24 dicembre, la carta della pressione atmosferica al suolo e del geopotenziale alla quota di 500 hPa illustrano un cut-off sull’Italia, con minimo di geopotenziale nel basso Adriatico e saccatura in quota in azione su tutta Italia, con marginale influenza dell’Anticiclone europeo. E’ noto che se al suolo abbiamo alta pressione ed in quota una saccatura, specie se accompagnata da un’irruzione di aria artica, il tempo non è buono.
Da tale carte si possono solo fare previsioni di freddo e neve anche in pianura.
L’evoluzione per il 25 dicembre alla quota di 850 hPa evidenzia una iniziale fase di attenuazione del freddo in quota, ma il freddo, dopo 4 giorni di irruzione artica, si sarà ben consolidato anche al suolo. Le isoterme sull’Italia resteranno molto basse, la -10°C si ritirerà verso l’Adriatico settentrionale, la -8°C lascerà la Sardegna. Ma i valori al suolo potranno essere inferiori a quelli registrati il 24 dicembre.
Si osservi l’espandersi di aria molto fredda anche sul Nord Africa. La proiezione a 500 hPa conferma l’espansione del vortice chiuso in quota verso il Tirreno meridionale, mentre tutta Italia si troverà interessata dalla profonda saccatura. Con tale circolazione, c’è il rischio di ulteriori nevicate sulle regioni del medio Adriatico, forse ancora sulle tirreniche, tutto il Sud Italia e le Isole Maggiori, con neve anche in pianura.