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ECMWF e l’evoluzione del Vortice. Spiragli di miglioramento nel week-end, quanto durerà la tregua?

di Mauro Meloni
04 Mar 2009 - 12:38
in Senza categoria
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Mappa di previsione per Domenica 8 Marzo: si allontana verso i Balcani la saccatura fredda e la nostra Penisola sarà già in parte raggiunta dal respiro anticiclonico più mite, in distensione dal Vicino Atlantico. Fonte: www.meteogiornale.it/mappe.
Le condizioni di maltempo già in atto per oggi e previste per i prossimi giorni sono ormai avvalorate un po’ da tutti i modelli di previsione, ma vale la pena segnalare alcune modifiche di rilievo riguardo l’evoluzione sul breve termine. Il modello inglese (non è il solo) mostra una traiettoria più meridionale del polo depressionario freddo in quota, il quale nel corso della giornata di domani tenderà a portarsi verso la Corsica invece che tra il Nord-Ovest ed il Mar Ligure.

Questa differente posizione del nucleo freddo in quota potrebbe pertanto costringere la parte più intensa del fiume d’aria fredda (in discesa immediatamente ad ovest del bordo occidentale del nocciolo depressionario) ad un giro più largo, con minore coinvolgimento diretto del nostro Paese. Secondo le ultime emissioni, l’isoterma -30°C ad 850 hPa, dopo aver raggiunto la Sardegna, tenderebbe a gettarsi nel corso della giornata di Venerdì tra Tunisia, Algeria e Canale di Sicilia. Verrebbero così lisciate le restanti regioni del nostro Paese, che godrebbero d’isoterme leggermente più miti.

Non si prospettano certo stravolgimenti dal punto di vista delle previsioni, in quanto si avrà comunque un’intensa ondata di maltempo, tuttavia l’importanza delle isoterme a 500 hPa è ben nota poiché conferisce grande vigore ed esaltazione a queste situazioni d’instabilità atmosferica, contribuendo, tramite gli accesi contrasti termici, a forti rovesci ed ai repentini abbassamenti della quota neve in corrispondenza di essi. Si tratta di un elemento da tenere in considerazione, anche se va detto che alle quote più basse della troposfera (850 hPa) l’ingresso freddo sul Centro-Sud non ha subito grossi ridimensionamenti.

Fermo restando la situazione in bilico sull’esatta traiettoria del profondo vortice colmo d’aria freddo, ecco che per la giornata di Sabato tutto l’asse della saccatura tenderà gradualmente a traslare verso levante ed il perno della circolazione ciclonica dovrebbe trasferirsi a tutte le quote verso le regioni meridionali. In questo modo verranno richiamate masse d’aria moderatamente fredde dai quadranti settentrionali verso le regioni adriatiche, mentre il Nord e le regioni centrali tirreniche godrebbero di un miglioramento.

La giornata di Domenica vedrà l’Italia uscire definitivamente dall’influenza depressionaria, con residue correnti settentrionali più attive sul medio versante adriatico e sulle regioni meridionali. Nel frattempo, l’Alta Pressione oceanica tenderà ad espandersi verso le nostre regioni, assicurando un inizio settimana decisamente più mite e stabile.

Lo scudo anticiclonico pare riuscire a reggere bene il tentativo di disturbo impuntato da un nuovo vortice freddo sul Mare del Nord. La mancata genesi di un blocco anticiclonico sui meridiani oceanici andrebbe a favore dell’azione protettiva anticiclonica sul Mediterraneo. Solo verso metà settimana l’Alta Pressione tenderebbe a spingersi moderatamente verso nord in direzione delle Isole Britanniche e del Mare di Norvegia, così da permettere una distensione verso sud della saccatura fredda con perno sul Baltico.

In base alle previsioni a lungo termine del modello inglese, il nuovo affondo depressionario interesserà più direttamente la Penisola Balcanica, lambendo appena le nostre adriatiche. Correnti fredde da nord-nord/est porteranno una nuova flessione termica su tutto il Bel Paese, ma in un contesto di diffusa stabilità, soprattutto al Nord e sulla fascia tirrenica. Naturalmente queste proiezioni, così diverse da quelle sfornate negli scorsi giorni, hanno necessità di essere riviste con i prossimi aggiornamenti, per vedere se la prossima settimana avrà effettivamente un andamento più tranquillo.

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