La proiezione su scala Europea ci mostra la costante presenza a nord dell’Atlantico di sistemi ciclonici molto intensi e una falla barica a latitudini mediterranee nei pressi delle isole Azzorre. La situazione tende a provocare il rinforzo dinamico di una cella di alta pressione, scorporata dalla sua matrice oceanica, con estensione dal nord Africa fino al centro Europa occidentale, con geopotenziali elevati.
La dinamica della circolazione atmosferica è contraddistinta da una profonda oscillazione del jet stream polare, il quale dopo essersi diviso in 2 rami – uno verso l’Atlantico con cavo onda depressionario esteso fino alle Azzorre e l’altro in transito di forte intensità sul nord Europa – provoca una risalita anticiclonica imponente fino ad oltre la Gran Bretagna, con rialzo barico al suolo ed in quota e la conseguente discesa di aria fredda da nord con interessamento della zona dei Balcani e del sud Italia. Vediamo nel dettaglio le analisi a breve, medio e lungo termine.
Analisi Breve termine
L’estensione verso nord dell’alta pressione africana provocherà una discesa fredda da nordest di aria fredda di origine continentale.
La dinamica che attualmente vede lo spostamento verso sud della perturbazione con conseguente depressione di natura fredda in transito verso il Mediterraneo orientale, ci mostra a più passi il rinforzo dinamico dell’alta pressione che, pur con matrice subtropicale africana, sembra destinata ad opporsi a forti correnti provenienti da nord. Il rinforzo dinamico e pressorio della cella subisce però una flessione sul fianco orientale, permettendo alle correnti da nord e da nordest di entrare sul Mediterraneo orientale con un afflusso di aria continentale di origini però polari marittime. La giornata di giovedì evidenzia il transito di un nocciolo di aria più fredda e la rotazione delle correnti da nordovest a nord per poi ruotare nuovamente a nordest. L’ingresso delle correnti orientali permetterà un calo termico che sembra poter essere marcato per le zone centrali adriatiche e le regioni meridionali, le quali verrebbero interessate da forte ventilazione e da fenomenologia in transito.
Analisi medio termine
La condizione di depressione sulle Azzorre e in formazione sul Mediterraneo orientale di natura fredda, crea i presupposti per un rinforzo in area europea occidentale della cella di alta pressione che andrà a consolidarsi e ad estendersi con fusione al suolo con una cella di alta pressione sulla Russia. La circolazione atmosferica appare contrapposta: prettamente atlantica sul nord Europa fino alla Scandinavia e antizonale dall’Europa dell’est meridionale fino al Mediterraneo orientale e al nord Africa. La situazione consente a correnti moderatamente fredde di affluire da est verso ovest con interessamento marginale della penisola e con condizioni che rimarranno su valori termici nella norma di Febbraio per parte del centro sud Italia.
La struttura anticiclonica nel periodo dal 10 all’11 febbraio sembra impossessarsi del centro Europa con massimi di pressione al suolo di 1040hPa centrati sui Paesi Bassi.
Il 12 febbraio un nuovo impulso freddo da est sembra poter entrare nel Mediterraneo orientale con interessamento stavolta più marginale delle nostre regioni orientali. La disposizione dell’alta pressione estesa verso nordest consente quindi ancora a masse di aria più fredda di entrare e puntare la penisola. In tutto questo periodo l’impressione è di una fase per gran parte di tempo sereno o poco nuvoloso, a parte le estreme regioni meridionali che potrebbero avere una fase perturbata durante il giorno 7; situazione termica più fredda al centro sud e più mite sulle regioni centrali tirreniche, sulla Sardegna e sul nordovest Italia. Non è da escludere il ritorno delle nebbie sulla Pianura Padana.
Analisi lungo termine
La proiezione di ECMWF diventa interessante dal giorno 12 con la possibile estensione verso nord dell’alta pressione. Lo spostamento della cellula dinamica fino sull’Islanda permetterebbe la scissione del vortice polare in due profonde depressioni, una sul nord del Canada e un’altra più vigorosa sulla penisola scandinava. La prospettiva ipotizzata è quindi di blocco atlantico alla longitudine 0-20°W con possibile apertura alle correnti artiche, libere di gettarsi verso sud e verso il Mediterraneo centrale. L’isolamento dell’alta pressione avverrebbe infatti sulla Gran Bretagna con la nostra penisola vulnerabile all’ingresso di correnti fredde da nord.
In questa fase, statica dal punto di vista della disposizione barica, il modello ECMWF segue una linea previsionale che appare abbastanza attendibile fino al giorno 11, come appare analizzando anche le proiezioni ensemble dello stesso modello. Rimangono quindi da seguire i prossimi aggiornamenti per verificare il possibile ritorno a condizioni crude invernali ipotizzate oggi dal modello di Reading nel lungo termine.