A vederlo forse nessuno lo direbbe, eppure si tratta dell’albero vivente con più anni in assoluto: l’incredibile età si aggira a 9950 anni, una datazione al carbonio ottenuta attraverso l’analisi delle sue radici. Si tratta di un semplice esile abete rosso, che si trova nel Parco Nazionale Fulufjället, in Svezia, sopravvissuto a tutti i cambiamenti climatici e alle deforestazioni. L’eccezionale longevità di questa pianta è legata al suo apparato radicale e alla capacità di clonare se stessa. Va detto infatti che il tronco può vivere 600 anni al massimo, ma quando muore ne spunta immediatamente un altro dallo stesso apparato radicale, permettendo così alla pianta di rigenerarsi continuamente.
Considerando anche i cespugli, si trovano casi ancora più clamorosi: appena un anno fa, i ricercatori dell’Università di Davis, in California, hanno scoperto vicino a Las Vegas una quercia di addirittura 13 mila anni. In realtà, la pianta è formata da tantissimi cespugli, ognuno di differente età, cloni l’uno dell’altro, tutti originati da un unico esemplare antichissimo. In questa forma ha potuto sopravvivere a tutte le avversità. In Italia il censimento degli alberi monumentali realizzato dal Corpo forestale dello Stato ha individuato l’albero più antico nell’oleastro di San Baltolu di Luras, in provincia di Sassari, un olivo selvatico (Olea europaea oleaster) vecchio ben 3000 anni.