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E venne il grande gelo: dettagliata cronaca del gennaio 1985. 8 gennaio: bufere di neve su mezza Italia

di Marco Rossi e Giovanni Staiano
04 Dic 2016 - 09:52
in Senza categoria
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e-venne-il-grande-gelo:-dettagliata-cronaca-del-gennaio-1985.-8-gennaio:-bufere-di-neve-su-mezza-italia
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L’8 gennaio 1985 è di nuovo una giornata molto pesante per la nostra Penisola: si hanno, infatti, bufere di neve quasi ovunque.

E’ il giorno da ricordare per la Toscana, che si presenta coperta di neve ovunque, dai monti alla costa.

La temperatura scende fino a -15,4° ad Arezzo e fino a -11° a Siena.

Una ventina di cm di neve fresca cadono a Firenze, una trentina a Lucca, circa dodici a Pisa. “Solo” 7 cm a Viareggio, ma di nuovo una ventina sul litorale massese e carrarino. A Livorno la nevicata è accompagnata da un vento di tramontana sui 25 nodi, con raffiche fino a 35.

Ma nevica di nuovo anche nel Lazio, ed anche a Roma, pur con fasi alterne.

Nella Capitale, si fa ricorso ad apparecchi agricoli destinati alla concimazione, per cospargere le strade di “brecciolino”; potenti getti di aria calda vengono “sparati” contro le piante, per alleggerirle dal peso della neve.

Nevica sul Nord Italia, in Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia.

Le ferrovie vanno nel caos, ma anche i trasporti su strada sono in tilt: si calcola siano oltre 5000 le automobili bloccate dal ghiaccio e dalla neve sulle strade, mentre gli aeroporti di Bologna e di Pisa vengono chiusi.

A Firenze l’Arno è parzialmente ghiacciato, mentre la città è quasi isolata. Gli scambi ferroviari non funzionano, bloccati dal gelo e dalla neve, muoversi per la Toscana in treno diventa praticamente impossibile.

In auto non va meglio: la Firenze-Siena è chiusa al traffico. Anche a Pisa le strade sono ghiacciate, i mezzi pubblici quasi tutti fermi, si comincia a vedere qualche sottile lastra ghiacciata sul fiume.

immagine 1 del capitolo 10 del reportage e venne il grande gelo dettagliata cronaca del gennaio 1985 Mappa ad 850 hPa delle ore 00 UTC da cui si evincono le temperature sempre molto basse che interessano l’area italiana, con un nuovo nucleo gelido (-19°C) presente sulla Francia e il centro depressionario sul Nord Italia.

immagine 2 del capitolo 10 del reportage e venne il grande gelo dettagliata cronaca del gennaio 1985 La stessa mappa ad 850 hPa ma su scala europea.

Queste le temperature registrate in Italia:

Bolzano -15°/-8°, Cuneo -11°/-7°, Milano -10°/-5°, Trieste -7°/-4°, Venezia -11°/-4°, Bologna -10°/-5°, Genova -5°/-3°, Pisa -7°/-1°, Firenze -10°/-2°, Perugia -8°/-3°, Ancona -13°/-1°, L’Aquila -16°/-7°, Pescara -12°/-2°, Roma -9°/-3°, Campobasso -6°/-2°, Potenza -4°/-1°, Napoli -1°/+5°, Bari 0°/+3°, Alghero -2°/+5°, Cagliari -2°/+7°

In Europa:

Copenaghen -10°/-7°, Londra -5°/0° (neve), Amsterdam -18°/-5°, Bruxelles -20°/-4°, Berlino -18°/-6° (neve), Varsavia -21°/-16°, Ginevra -19°/-8°, Vienna -20°/-9°, Parigi -12°/-7°, Madrid -8°/+5°, Belgrado -12°/-10°.

Si misurano -36° presso l’aeroporto di Monaco di Baviera, e ben -39° sulla Foresta Nera. Strage di senzatetto in Francia, dove il record di freddo è a Mouthe, borgo del Jura, con -35°C. Da segnalare anche i -30° di Reims.

Comincia a ghiacciare il Po sulla Bassa Ferrarese, e così anche le acque delle Valli di Comacchio.

15-20 cm di neve creano grossi problemi a Bologna.

In Veneto, si toccano temperature glaciali in montagna: Cortina va a -23°; Arabba a -26°; Santo Stefano di Cadore a -27°, e, infine, il Passo Pordoi a -31°.

Ad Ancona, i -13° di minima fanno gelare i fiumi Misa e Foglia, per la prima volta a memoria d’uomo.

Nevica a Perugia, ed a Spoleto la temperatura scende a -9°.

In Irpinia, infine, la neve supera il metro e mezzo di altezza, e la temperatura scende fino a -18°.

immagine 3 del capitolo 10 del reportage e venne il grande gelo dettagliata cronaca del gennaio 1985 La mappa a 500 hPa e al suolo delle ore 00 UTC evidenzia il minimo al suolo presente sul Mare di Corsica, mentre la depressione in quota è tra Francia e Svizzera con temperatura di -40°C. I minimi disallineati a 500 hPa, 850 hPa e al suolo sono indici di una depressione in ulteriore rinforzo.

immagine 4 del capitolo 10 del reportage e venne il grande gelo dettagliata cronaca del gennaio 1985 La situazione a 500 hPa e al suolo su scala europea alle ore 12 UTC che evidenzia la colata gelita piombata dalle latitudini artiche sul Mediterraneo settentrionale e il “blocco” altopressorio sull’Islanda.

Nel prossimo capitolo dedicato al 9 gennaio vedremo il maltempo spostarsi al Sud e la neve cadere su Napoli.

Cerca per tag: meteo clima

Pubblicato da Marco Rossi e Giovanni Staiano

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L’8 gennaio 1985 è di nuovo una giornata molto pesante per la nostra Penisola: si hanno, infatti, bufere di neve quasi ovunque. E’ il giorno da ricordare per la Toscana, che si presenta coperta di neve ovunque, dai monti alla costa. La temperatura scende fino a -15,4° ad Arezzo e fino a -11° a Siena. Una ventina di cm di neve fresca cadono a Firenze, una trentina a Lucca, circa dodici a Pisa. “Solo” 7 cm a Viareggio, ma di nuovo una ventina sul litorale massese e carrarino. A Livorno la nevicata è accompagnata da un vento di tramontana sui 25 nodi, con raffiche fino a 35. Ma nevica di nuovo anche nel Lazio, ed anche a Roma, pur con fasi alterne. Nella Capitale, si fa ricorso ad apparecchi agricoli destinati alla concimazione, per cospargere le strade di “brecciolino”; potenti getti di aria calda vengono “sparati” contro le piante, per alleggerirle dal peso della neve. Nevica sul Nord Italia, in Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia. Le ferrovie vanno nel caos, ma anche i trasporti su strada sono in tilt: si calcola siano oltre 5000 le automobili bloccate dal ghiaccio e dalla neve sulle strade, mentre gli aeroporti di Bologna e di Pisa vengono chiusi. A Firenze l’Arno è parzialmente ghiacciato, mentre la città è quasi isolata. Gli scambi ferroviari non funzionano, bloccati dal gelo e dalla neve, muoversi per la Toscana in treno diventa praticamente impossibile. In auto non va meglio: la Firenze-Siena è chiusa al traffico. Anche a Pisa le strade sono ghiacciate, i mezzi pubblici quasi tutti fermi, si comincia a vedere qualche sottile lastra ghiacciata sul fiume. Mappa ad 850 hPa delle ore 00 UTC da cui si evincono le temperature sempre molto basse che interessano l’area italiana, con un nuovo nucleo gelido (-19°C) presente sulla Francia e il centro depressionario sul Nord Italia. La stessa mappa ad 850 hPa ma su scala europea. Queste le temperature registrate in Italia: Bolzano -15°/-8°, Cuneo -11°/-7°, Milano -10°/-5°, Trieste -7°/-4°, Venezia -11°/-4°, Bologna -10°/-5°, Genova -5°/-3°, Pisa -7°/-1°, Firenze -10°/-2°, Perugia -8°/-3°, Ancona -13°/-1°, L’Aquila -16°/-7°, Pescara -12°/-2°, Roma -9°/-3°, Campobasso -6°/-2°, Potenza -4°/-1°, Napoli -1°/+5°, Bari 0°/+3°, Alghero -2°/+5°, Cagliari -2°/+7° In Europa: Copenaghen -10°/-7°, Londra -5°/0° (neve), Amsterdam -18°/-5°, Bruxelles -20°/-4°, Berlino -18°/-6° (neve), Varsavia -21°/-16°, Ginevra -19°/-8°, Vienna -20°/-9°, Parigi -12°/-7°, Madrid -8°/+5°, Belgrado -12°/-10°. Si misurano -36° presso l’aeroporto di Monaco di Baviera, e ben -39° sulla Foresta Nera. Strage di senzatetto in Francia, dove il record di freddo è a Mouthe, borgo del Jura, con -35°C. Da segnalare anche i -30° di Reims. Comincia a ghiacciare il Po sulla Bassa Ferrarese, e così anche le acque delle Valli di Comacchio. 15-20 cm di neve creano grossi problemi a Bologna. In Veneto, si toccano temperature glaciali in montagna: Cortina va a -23°; Arabba a -26°; Santo Stefano di Cadore a -27°, e, infine, il Passo Pordoi a -31°. Ad Ancona, i -13° di minima fanno gelare i fiumi Misa e Foglia, per la prima volta a memoria d’uomo. Nevica a Perugia, ed a Spoleto la temperatura scende a -9°. In Irpinia, infine, la neve supera il metro e mezzo di altezza, e la temperatura scende fino a -18°. La mappa a 500 hPa e al suolo delle ore 00 UTC evidenzia il minimo al suolo presente sul Mare di Corsica, mentre la depressione in quota è tra Francia e Svizzera con temperatura di -40°C. I minimi disallineati a 500 hPa, 850 hPa e al suolo sono indici di una depressione in ulteriore rinforzo. La situazione a 500 hPa e al suolo su scala europea alle ore 12 UTC che evidenzia la colata gelita piombata dalle latitudini artiche sul Mediterraneo settentrionale e il “blocco” altopressorio sull’Islanda. Nel prossimo capitolo dedicato al 9 gennaio vedremo il maltempo spostarsi al Sud e la neve cadere su Napoli. Cerca per tag: meteo clima Pubblicato da Marco Rossi e Giovanni Staiano Inizio Pagina

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