Perché una provocazione? Perché le Alpi, benché rappresentino un ostacolo insormontabile per certi tipi di perturbazioni, rappresentano un elemento imprescindibile per le sorti climatiche della nostra Penisola. Non solo. Dobbiamo andremo a sciare? Certo, ci son gli Appennini, ma il fascino di molte località alpine è imparagonabile. E i ghiacciai? Dove li vogliamo mettere? Sebbene stiano vivendo una crisi profonda, le risorse idriche e geologiche di una parte d’Italia sono legate indissolubilmente alla loro presenza.
Ma proviamo per un attimo a immaginare se le Alpi non esistessero. Prendiamo quale esempio la configurazione barica attuale. Il Vortice Polare si è spinto sull’Europa centrale, ma più in là non riesce a sfondare perché incontra lo sbarramento alpino. Soltanto una possente Saccatura Artica sarebbe in grado di stravolgere la situazione attuale. Situazione che vede gli impulsi perturbati fermarsi sulla Francia, in Svizzera, in Austria. E’ là che nevica copiosamente, è là che si ferma il freddo.
Facile, quindi, ipotizzare quel che accadrebbe qualora le Alpi si smaterializzassero. L’aria fredda, dopo aver attraversato il Centro Europa, si getterebbe nel Mediterraneo e creerebbe tutti i presupposti per ondate di maltempo di chiaro stampo invernale. Le acque miti dei nostri mari, scontrandosi con le masse fredde, produrrebbero depressioni profonde e persistenti. Ecco allora che la neve, a basse quote, avrebbe visitato molte delle nostre regioni.
Un esempio di quel che accadrebbe ragionando per assurdo, è quel che sta avvenendo nel Regno Unito, in Germania, nei Paesi Bassi, in Danimarca, in Scandinavia. Lassù il freddo non trova alcun ostacolo e facilita le prime copiose nevicate stagionali. E’ vero, percorrendo così tanti chilometri le masse Artiche perdono una parte del loro potenziale, ma se non si vedessero costrette a stazionare al di là delle Alpi avrebbero comunque modo di catapultarci in Inverno.
Chi segue la meteo sa benissimo quanto l’arco alpino sia in grado di modificare la traiettoria delle irruzioni Artiche. Talvolta persino i Modelli, elaborati da computer potentissimi, faticano a stabilire traiettoria ed entità delle incursioni fredde. Se ne deduce, quindi, che se le Alpi non ci fossero il mite clima Mediterraneo subirebbe profonde modifiche. Probabilmente perderebbe parte dei connotati di gradevolezza che lo caratterizzano, ma non del tutto. L’Atlantico, probabilmente il più grande motore termico dell’Emisfero boreale, continuerebbe ad esercitare una certa influenza e i connotati di mitezza non andrebbero perduti totalmente.
Probabilmente si avrebbe un tipo di clima più continentale. Un po’ come accade in America. Mancando una catena montuosa disposta sui paralleli – le montagne Rocciose sono orientate da nord a sud come i nostri Appennini – le irruzioni Artiche avrebbero modo di raggiungerci con estrema facilità e regalarci emozioni invernali imparagonabili.
Dopo aver fantasticato, cari lettori, torniamo alla realtà. Le Alpi ci sono e ci saranno sempre. E forse è meglio così. Al di là delle cartoline più o meno affascinanti, i benefici per il nostro clima sono innegabili. Se non ci fossero, probabilmente, quello che nel mondo conoscono come il “Bel Paese” non sarebbe più tale.