L’Italia è stretta nella morsa di un ciclone che sta comportando maltempo con piogge localmente eccessive. E’ il caso della Sardegna, dove le piogge abbondanti hanno determinato l’esondazioni di fiumi. Si è reso necessario persino scaricare l’acqua dalle dighe per la troppa pioggia.
Si tratta di eventi nel complesso rari in questo periodo dell’anno per la Sardegna, ed in genere in Italia, ma ci sono comunque dei precedenti. Il periodo tardo primaverile non è certo quello più propizio per le alluvioni nella Penisola e Isole, a parte quegli episodi di flash flood (alluvioni lampo) riconducibili a nubifragi molto localizzati.
Invece, nel caso di quattro anni fa piogge persistenti e violente si scaricarono a ridosso dell’Appennino, sui versanti adriatici per l’effetto stau. Era il 3 maggio 2014 quando l’Italia si trova al centro di un’intensa circolazione perturbata.
Si trattò quindi di una tipica situazione perturbata con maltempo di stampo tipicamente autunnale. Ciò avviene assai di rado nel cuore della primavera, ancor più nel mese di maggio. Le inondazioni più devastanti di quel 3 maggio 2014 flagellarono le Marche, per la fuoriuscita dagli argini di diversi corsi d’acqua.
L’alluvione causò anche due vittime. Il deflusso verso il mare dei fiumi venne anche ostacolato dalla bufera di vento contrario. Le situazioni più critiche si registrarono sulla parte nord della provincia di Ancona tra senigalliese e bassa vallesina.