SI RIDUCE L’ATTIVITA’ TEMPORALESCA – E’ in atto un cambio di configurazione che porterà nei prossimi giorni all’espansione di un promontorio d’alta pressione africana verso l’Italia. Di conseguenza comincia a ridursi l’attività termoconvettiva diurna, e i temporali, che nei giorni scorsi hanno interessato ampie zone peninsulari colpendo anche in forma violenta grandi città come Roma e Napoli, risultano oggi assai meno diffusi.
Oggi le principali aree temporalesche sono concentrate in Sardegna, nel cagliaritano e nel nuorese, e sulle Alpi occidentali. Altri focolai minori si trovano sui monti della Calabria e della Sicilia centro-orientale.
CAMBIO DI CONFIGURAZIONE IN ATTO – Come spiegato dall’articolo odierno di analisi modelli, è in atto sullo scacchiere europeo un cambio configurativo, che porterà alla sparizione dall’Europa Occidentale dell’alta pressione europea, che aveva segnato fin qui le sorti meteo di tutto il mese di luglio, con la conseguenza di portare molto caldo tra la Francia e le Isole Britanniche e correnti un po’ più fresche ed instabili verso i Balcani e la Penisola Italiana. Il ritorno delle basse pressioni sull’occidente europeo sarà però accompagnato dalla risposta calda in direzione dell’Italia.
NEI PROSSIMI GIORNI PIU’ CALDO AL SUD – Queste due prime decadi di luglio hanno avuto in Italia un andamento termico molto stabile, la temperatura media tra il giorno 5 e il 20 è sempre stata compresa tra +23 e +23.8°C, costantemente di poco sopra la media climatologica. Ma mentre al Nord è stato ben più caldo della norma, più al Nord Est che al Nord Ovest, al contrario al Centro-Sud il caldo è stato nella norma o leggermente al di sotto. Anche i temporali, in contrasto con l’andamento tipico stagionale, hanno colpito maggiormente la fascia appenninica che quella alpina.
Nei prossimi giorni andremo incontro ad una modifica di queste condizioni. Al Centro-Sud arriverà il caldo, quello vero africano e nelle aree interne spariranno i temporali. Al Nord continuerà a far caldo, ma senza grosse variazioni rispetto all’ultima settimana. In alcune aree marittime, come in Liguria, le temperature potrebbero addirittura calare leggermente. Aumenterà però l’umidità, e con essa il caldo percepito (indice di calore) e il disagio fisico, ma anche la possibilità dell’innesco di temporali che dalle Alpi potrebbero sconfinare verso l’alta pianura, soprattutto al Nord Ovest.
CALDO FINO A FINE MESE – La seconda ondata di caldo africano della stagione estiva, la prima per luglio, è dunque ai nastri di partenza, ma quanto durerà? L’ipotesi più probabile per il medio-lungo termine, cioè tra circa 7-10 giorni, è che si possano riaffacciare le correnti atlantiche, in grado di piegare prima, e abbassare poi la cupola anticiclonica africana, riportandola nei territori di provenienza. Continuerà l’Estate, ma un po’ più dolcemente.