Il primo assaggio d’estate, in atto, rischio di lasciarci in dote un’eredità pesantissima: molto calore. Visto che non è ancora tempo per stabilità duratura – lo sappiamo per certo – dovremo prestare particolare attenzione a quelle figure tipiche di questo periodo: le “gocce fredde”. Venendo a mancare apporti perturbati consistenti, eventuali refoli freschi all’interno di campi d’alta pressione possono rappresentare elemento di preoccupazione.
Osservate la mappa: è una Multimodel per il prossimo 2 giugno. E’ facile notare quanto si va scrivendo, ovvero la presenza di alcune gocce fredde a ridosso del Nord Italia. A dir la verità qui i temporali inizieranno nel weekend, per poi accelerare a cavallo tra fine maggio e inizio giugno. L’aria fresca potrebbe inserirsi più a sud, dando vita a un’escalation temporalesca anche sulle altre regioni (soprattutto centrali e dorsale appenninica).