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E’ giunta l’ora delle piogge atlantiche?

di Ivan Gaddari
13 Set 2010 - 15:04
in Senza categoria
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L'ultima fase mensile potrebbe essere caratterizzata dall'ingresso delle perturbazioni atlantiche.
Il transito del nuovo nucleo instabile sarà rapido:
al Nord si risolverà entro la giornata odierna e domani si affaccerà nuovamente una propaggine anticiclonica. Il vortice si posizionerà al Sud e causerà rovesci di pioggia e qualche temporale nella giornata di domani. Dopodiché anche in queste regioni si procederà verso un rapido miglioramento.

Cambierà la circolazione. Eccome!:
Il perché è relativamente semplice. Un’ampia saccatura nord atlantica abbatterà il muro anticiclonico sull’Europa occidentale e causerà un diffuso peggioramento. Spagna e Francia le più colpite, con piogge e un calo termico significativo. Ma da noi? Cosa accadrà? Beh, esperienza vuole che un calo barico in quei settori del Continente vada a innescare un richiamo d’aria umida ma anche mite in Italia. Al Nord la curvatura ciclonica porterà delle piogge da giovedì e l’intero weekend dovrebbe essere condizionato da nubi e precipitazioni sparse. Al Centro avremo un pò’ di instabilità, mentre il Sud sarà soggetto a un innesco subtropicale che determinerà condizioni di tempo migliore e un significativo rialzo delle temperature.

Dove andrà a finire la perturbazione?:
Probabilmente giungerà in Italia, però c’è ancora da capire se traslerà l’intera struttura ciclonica o se verrà a trovarci una figura di Bassa Pressione indebolita dopo essersi isolata in quota. Gli effetti, in termini meteorologici, saranno nettamente diversi. Qualora prevalesse la prima ipotesi, si avrebbero piogge consistenti e diffuse. Se dovesse verificarsi la seconda, assisteremmo a un nuovo incremento dell’instabilità.

Capiamo le cause che condurrebbero all’una o l’altra ipotesi:
Molto dipenderà dall’Alta Pressione delle Azzorre. Sembrerebbe paradossale, però sappiamo che i movimenti dell’Anticiclone oceanico condizionano il tempo europeo in maniera sostanziale. Qualora avvenisse una spinta orientale repentina, la struttura ciclonica verrebbe catapultata nel Mediterraneo centrale e inevitabilmente si manifesterebbe il diffuso peggioramento succitato. Se dovesse spingersi più verso nord/nordest la saccatura stazionerebbe per più giorni sull’Europa occidentale dissipando parte del potenziale perturbato. Tra l’altro verrebbe tagliato il cordone di collegamento con la circolazione originaria e si andrebbe a isolare una goccia fredda in quota.

Differenze tra i Modelli:
Il modello europeo ECMWF è quello che propende per la goccia fredda, mentre l’americano GFS sembra più orientato verso la prima delle due ipotesi. Ovvero su un ingresso più efficace dell’intera struttura ciclonica.

Focus: il tempo sino al 26 settembre 2010
Il transito del nucleo d’aria fredda causerà una giornata, quella di domani, dal tempo incerto al Sud e in Sicilia. L’instabilità interesserà inizialmente anche il medio versante Adriatico e la Sardegna. Nelle 48 ore successive avremo un netto miglioramento, tuttavia il Nord Italia inizierà a manifestare i primi cenni del cambio circolatorio. E’ previsto infatti un incremento della nuvolosità e qualche precipitazione sui settori alpini.

In seguito le correnti atlantiche dovrebbero condurre l’Italia Settentrionale verso un peggioramento, che coinvolgerebbe parzialmente anche il Centro. Al Sud si avrebbe l’intermezzo subtropicale citato in apertura, anche se i cieli non saranno sempre sereni. Ci saranno le nubi stratiformi tipiche delle avvezioni d’aria calda. Il percorso che conduce alla conclusione dello step previsionale dovrebbe registrare una crescente influenza ciclonica anche sul resto d’Italia.

Evoluzione sino al 01 ottobre 2010
Gli ultimi giorni di settembre potrebbero essere contrassegnati da condizioni di spiccata variabilità associata probabilmente a delle precipitazioni sparse.

In conclusione.
Confermiamo quanto detto nei precedenti editoriali, ovvero un andamento mensile alquanto dinamico e che potrebbe protrarsi sino alla conclusione.

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