Ermete! Abbiamo voluto chiamare questa fase ciclonica come il divino messaggero, l’interprete che comunicava tra gli uomini i messaggi divini attraverso la nobile arte dell’ermeneutica.
Ed in un certo qual senso la composizione sinottica comunica, anche se attraverso un codice da decifrare, il senso della propria azione: un primo colpo, ben assestato, all’estate mediterranea ed un primo assaggio della nuova stagione.
Dopo innumerevoli giorni caldi e siccitosi, in particolare al centro-sud, giunge una fase perturbata i cui effetti hanno iniziato ad interessare il nord e, in maniera meno evidente, anche il centro; già nella notte trascorsa una serie di cirrus fibratus e poi stratiformi (levigati dai venti in quota) hanno annunciato l’arrivo del cambio meteo-climatico.
Come descritto nel precedente editoriale il nucleo di bassa pressione si muove dai territori atlantici, con il contributo instabile/freddo di massa d’aria artica; la discesa è stata veloce ed il ramo freddo si è adagiato verso la Francia, il golfo di Carcassone e sta per sfociare nel Mediterraneo, subendo comunque delle “disturbance” dall’aria calda che in fase di compressione è salita notevolmente e questa dinamica giustifica anche i picchi di temperature di ieri, quando l’azione dell’Hp ha subito un’impennata in virtù della fase di pressione subita.
Le linee d’instabilità fioccano un po’ ovunque e l’aria fredda si sta gradualmente riversando dalla porta del Rodano, dando vita ad una ciclogenesi sul mar Ligure mentre più a sud, sulle coste nord africane, si è attivato un sistema di bassa pressione che, grazie all’enorme serbatoio caldo, ha dato vita ad una WCB (Warm conveyor belt); naturalmente lo scorrimento di masse d’aria calda e masse d’aria più fredda permetterà temporali anche localmente intensi, qualcuno già in atto al nord peninsulare, dove il nucleo più freddo ha iniziato a fare capolino.
Sul Piemonte gli effetti del transito atlantico iniziano a farsi sentire in quota, con lo zero termico che ha perso circa 1000m in 24 ore; arriveranno più tardi gli effetti sul centro-sud Italia, quando il fronte straborderà sul Tirreno e verrà coadiuvato dal nucleo proveniente da est.
Si, perché vi avevamo accennato di questa doppia azione, combinata grazie al moto retrogrado di una fredda e strutturata area ciclonica presente ad Oriente; l’elevazione dello Scand+ permetterà la creazione di un canale preferenziale, una sorta di indotto dove scorreranno le correnti orientali, richiamate dalla grande faglia barica creata dal cut-off che si strutturerà nelle prossime ore, figlio dell’attuale ingresso nord-occidentale che subirà il distacco dall’alimentazione del jet streak principale.
Attualmente il nord si sta preparando alla tracimazione dell’aria fresca mentre il centro è alle prese con la fase calda, con la WCB che scorre più ad ovest; il richiamo libecciale è distinto ed efficace su più regioni ed i cieli sono grigi, anche se composti da nubi inconsistenti che aspettano la variabile fredda per innescare moti scoppiettanti.
I giorni clou saranno sabato/Domenica e Lunedì (giorno in cui resterà molta instabilità e punterei l’occhio sulla Puglia), con temporali intensi un po’ ovunque, con il primo fronte che colpirà il nord (nord-ovest in primis) ed il secondo che andrà a soddisfare il centro-sud, con fenomeni da stau e temporali marittimi sull’area tirrenica (occhio al Cilento).
la fase perturbata si concluderà con una decisa flessione delle termiche e tempo in miglioramento seppur con una presenza instabile che forse addurrà ad una nuova parentesi piovosa, con Lp in arrivo da nord-ovest; infine potrebbe tornare l’Hp per il ripresentarsi di un più vigoroso pattern Ea/Nao+.
Ad majora semper