20 gradi… ma che succede? E’ Primavera? No no! Siamo a Febbraio. Manca poco all’avvio primaverile, perlomeno se si considera il 1 Marzo quale data d’inizio. Domandarsi se dovremo proseguire su questa strada è lecito, ma non temete. Non s’è mai visto, o comunque raramente, un’Alta Pressione persistere un mese intero. Ci mancherebbe altro! Ora che staziona in Italia da più giorni stiamo sperando che ci lasci.
E’ vero che il clima mite consente di risparmiare sul riscaldamento domestico, ma è soltanto uno dei pochi lati positivi. Perché poi ci son le nebbie, le foschie, le nubi basse, le polveri sottili. La neve soffre, cresce il rischio valanghe. Come si dice… non è tutto oro quel che luccica.
Cosa cambierà nei prossimi giorni? Sino a venerdì poco o nulla. Ci attendono giornate simil-primaverili, ma le massime caleranno di qualche grado. Di notte, ve ne sarete accorti, fa freddo. Più che freddo, tant’è che non mancano le gelate. Poi sì, nebbie e nubi basse limitano la dispersione del calore in atmosfera e che il terreno geli è più difficile.
Nebbie e nubi basse sono parte integrante del dominio anticiclonico. Dirvi che è causa della calma di vento è superfluo. Ne abbiamo ampiamente discusso. Se andate a dare uno sguardo alle news troverete un’immagine satellitare mattutina, dalla quale si evince facilmente l’elevata umidità sul Tirreno e in alcune zone Adriatiche.
La situazione è destinata ad aggravarsi, se così si può dire, nelle prossime 48 ore. Nebbie e nubi basse continueranno ad ingrigire i cieli su svariate aree peninsulari. Dalla Liguria alla Val Padana, dai litorali tirrenici alle coste adriatiche. Lo ripetiamo, chi vorrà godere del sole – avendone la possibilità – dovrà recarsi in montagna o comunque nelle alture. La sì che splenderà il sole. La sì che sembrerà giunta la Primavera.
Vi sarete resi conto che pocanzi è stata citata la giornata di venerdì. Ebbene sì, l’Anticiclone comincerà a tirare i remi in barca. Di chi la colpa? O meglio, di chi il merito? Dell’Atlantico. Almeno inizialmente il cedimento strutturale comincerà ad ovest e sarà dovuto all’inserimento di una blanda perturbazione atlantica sull’Europa occidentale.
Gli spifferi d’aria umida raggiungeranno il Nord e la Toscana, incrementando la copertura nuvolosa. Nubi che cominceranno a riapparire anche sulle Alpi e nelle Prealpi, determinando un calo termico. Su Liguria e Toscana, probabilmente, i piovaschi avranno una maggiore diffusione e qualche pioviggine potrebbe estendersi al basso Piemonte. Nei Modelli si scorge tra l’altro qualche timida precipitazione anche sui rilievi Friulani.
Nelle giornate successive l’attacco produrrà i suoi frutti. La struttura anticiclonica sarà costretta ad arretrare e la causa non sarà solamente il passaggio di un debole fronte atlantico – che dovrebbe determinare qualche debole precipitazioni sparsa nel Nord Italia – ma anche l’avvicinamento di masse d’aria fredda dall’Europa orientale. Un’azione a tenaglia, che dovrebbe condurre ad un più ficcante peggioramento nei primi giorni della prossima settimana.