Anche oggi ci limiteremo a commentare le mappe DWD nel breve termine, vista la scarsa predicibilità dell’atmosfera nel lungo termine, e, quindi, della scarsa attendibilità modellistica per periodi di previsione superiori alle 96 ore.
Questo anche se ci sembra giusto dire che anche il modello tedesco prevede l’avvento un flusso di aria artica che, stavolta, scenderà più ad occidente dei precedenti.
Tuttavia, la traiettoria prevista sembra scendere verso la Spagna, e ciò determinerebbe la risalita di un cuneo anticiclonico di stampo africano centrato proprio sulla nostra Penisola.
Tornando a scadenze più brevi di previsione, notiamo il ritorno del fenomeno del foehn, che riguarderebbe in particolare il nostro settore nord occidentale.
Nella serata di oggi, infatti, mentre il minimo in quota tende rapidamente a spostarsi verso la Grecia, l’Anticiclone ancora presente sulle coste occidentali europee tende a rinforzarsi ed espandersi lievemente verso l’Europa.
Questo fatto nuovo consente alle fredde correnti artiche di inviare un fronte freddo in direzione del nostro Continente, con traiettoria Nord – Sud, per cui esso finirà inevitabilmente per impattare contro il nostro Arco Alpino.
A partire dal pomeriggio, quindi, mentre le nuvole si addenseranno sul versante settentrionale delle Alpi, e cominceranno nevicate probabilmente abbondanti su Svizzera ed Austria, sul versante opposto prenderà a soffiare il vento di foehn, portando un riscaldamento che toccherà il suo culmine domani alle ore 12 UTC, quando le isoterme ad 850 hPa, sulla Liguria occidentale e sul Golfo del Leone, sfioreranno i +10°C.
Invece, sul resto della Penisola, sempre ad esclusione del settore nord occidentale, l’aumento termico sarà più moderato, alle quote di 1500 metri circa di altezza, e rischia di non essere neppure avvertito a causa del cuscino di aria fredda affluito negli strati atmosferici più bassi.
Già nel pomeriggio di domani, martedì 01 Febbraio, notiamo come il fronte freddo riesca ad oltrepassare la barriera dell’Arco Alpino, facendo affluire di nuovo aria fredda sulla nostra Penisola, portando così alla cessazione del foehn.
Ma le nubi, visualizzabili dall’umidità a 700 hPa di geopotenziale, si addenseranno di nuovo sulle zone adriatiche e meridionali della nostra Penisola, con nuovl possibili fenomeni nevosi, vista la contemporanea presenza di isoterme inferiori ai -5°C ad 850 hPa.
Come già detto, la linea di tendenza a lungo termine è quella di traslare verso il Portogallo quel peggioramento che altri modelli matematici vedono venire sulla nostra Penisola per il prossimo fine settimana.
Ne conseguirebbe lo sviluppo di un anticiclone in quota di matrice africana sulla nostra Penisola.
Tuttavia è presto per parlarne, vista la variabilità delle previsioni sul lungo periodo.