Godiamoci pure il caldo di questo week-end, che sarà anche molto accentuato su alcune regioni italiane.
Ma le mappe del modello tedesco DWD ne prevedono anche una sua durata relativamente breve, in quanto l’Anticiclone Africano cederà di colpo per lasciare spazio all’ingresso di una saccatura proveniente dall’Atlantico .
Tale perturbazione deriva da una blanda saccatura stazionaria da giorni al largo della Penisola Iberica, ma che verrà rialimentata, tra oggi e domani, dall’arrivo di aria fredda nord atlantica proveniente dall’Islanda, attraverso le Isole Britanniche.
Tale saccatura troverà quindi il vigore necessario per poter abbattere il cuneo anticiclonico africano che ha preso possesso, tra ieri ed oggi, del Mediterraneo Centrale.
Lunedì alle ore 12 UTC un “polo” freddo di -17°C a 5740 metri di altezza sarà presente sul Golfo di Biscaglia, mentre 12 ore più tardi stazionerà all’incirca su Marsiglia, mentre il Nord Italia e la Toscana saranno investiti da correnti cicloniche in quota sud occidentali.
Al suolo, una piccola depressione di 1010 hPa si formerà tra il Golfo Ligure e l’Italia nord occidentale.
Ora, come detto più volte in occasione di articoli precedenti, la massima possibilità di formazione di grandine, durante il periodo estivo, nel nostro Paese, si verifica quando, dopo un’ondata di calore di matrice africana, si assiste all’ingresso improvviso di aria fredda di origine atlantica.
E’ la condizione più favorevole allo sviluppo di Cumulo nembi, nubi ad intenso sviluppo verticale, in quanto l’aria fredda che scende dalle quote superiori dell’atmosfera scalza l’aria calda ed umida, ricca di energia, accumulatasi al suolo.
Essa, risalendo verso l’alto, trovando temperature più basse, si condensa, liberando la propria energia sotto forma di violenti temporali.
Questi eventi sono tanto più probabili quanto maggiore è il contrasto termico tra la massa d’aria in arrivo e quella preesistente sul posto.
In questo caso, la sera di lunedì, le isoterme di +20°C e quella di +10°C ad 850 hPa (circa 1500 metri di altezza), sono separate solamente da alcune centinaia di km, tra la Francia e la Liguria, per cui il contrasto appare molto forte.
Il passaggio avverrà durante la notte tra lunedì e martedì, in quanto il giorno 19 Luglio, alle ore 14, l’aria fredda appare già sulle zone Nord Orientali italiane (ove provocherà anche qui temporali grandinigeni), lasciando poi spazio ad un miglioramento del tempo nella giornata di mercoledì 20 Luglio.
Malgrado il passaggio perturbato, le temperature rimarranno in linea con le medie stagionali, se non leggermente più elevate, stante la presenza di isoterme tra +15° e +20°C ad 850 hPa sulla nostra Penisola.
Il futuro sembra rimanere incerto e forse temporalesco al Nord Italia, in quanto si assisterà di nuovo all’espansione verso nord dell’Anticiclone delle Azzorre, con relative discese di aria fredda ed instabile verso le Alpi.
Ma di questo ne riparleremo la prossima settimana.