Siamo alla fine dell’inverno, che, in meteorologia, comprende i tre mesi invernali compresi tra l’ 1 di Dicembre ed il 28 di Febbraio, ed è quindi “sfasato” di una ventina di giorni rispetto all’Inverno astronomico.
Tuttavia, quest’anno sembra di non accorgersi dell’ingresso della Primavera, in quanto siamo alla vigilia dell’ennesima irruzione di aria fredda, con un episodio che, come già detto, appare particolarmente intenso, ed in grado di rinnovare la memoria del rigido evento del Marzo 1971.
Il fronte freddo, come ben visibile dalla mappa in allegato, è partito meno di 36 ore fa direttamente dal Polo, in seguito all’espansione di un anticiclone compreso tra Groenlandia ed Islanda in direzione del Polo; da qui l’inevitabile messa in moto verso meridione di un fronte di irruzione di aria artica che ieri, alle ore 12, era posizionato nel cuore della Scandinavia, diretto verso sud.
La presenza di una zona anomala di bassa pressione sul mare di Kara fa sì che il fronte freddo “peschi” aria fredda non solamente dal Polo, ma anche dalla ben più fredda Siberia settentrionale, ove le temperature al suolo sono tutte comprese tra i 32 ed i 35°C al di sotto dello zero in pieno giorno.
Ma anche in quota le stazioni di radiosondaggio finlandesi misurano, stamani, temperature di -47°C a 5000 metri di quota, segno della presenza di aria freddissima a tutte le quote.
Tale fronte è in arrivo direttamente sulla nostra Penisola tra la sera di domenica e la giornata di lunedì, apportandovi un serio maltempo accompagnato da diffuse nevicate.
Questo perché, mano a mano che il fronte di addosserà alle Alpi, provocherà la formazione, durante la giornata di domani, di una depressione sotto vento posizionata tra il Golfo Ligure e la Corsica.
Quindi, il momento peggiore per l’Italia sembra essere proprio quello compreso tra il pomeriggio di domenica e la mattina di lunedì, quando tale depressione apporterà aria umida in grado di scorrere sopra l’aria freddissima che irromperà dalla porta della bora.
E’ una situazione favorevole alle copiose nevicate in pianura, sia sul Nord Italia che sul Centro, anche se, come sempre in questi casi, non è facile stabilire né le località colpite, né il quantitativo che potrà cadere.
Approssimativamente, osservando le mappe DWD della nuvolosità a 700 hPa, il fronte nevoso agirà sul nostro Settentrione durante il pomeriggio-sera di domenica, per presentarsi lunedì mattina esteso tra Toscana, Umbria e Marche, mentre la sera di lunedì prossimo il fronte dovrebbe aver raggiunto anche le altre regioni centrali, spingendosi anche più a sud (l’isoterma di -5°C ad 850 hPa raggiungerà la Puglia e la Basilicata, mentre l’isoterma di -10°C arriverà fino al Lazio ed Abruzzo).
Un cenno al tempo a più lunga scadenza: il modello tedesco sembra orientato alla continuazione dell’ondata di freddo sulla nostra Penisola, con il passaggio di una perturbazione tra mercoledì e giovedì prossimi, in grado di provocare altre nevicate in pianura da “cuscino freddo”, mentre un’altra ondata di freddo è attesa per il fine settimana, questa volta con traiettoria più occidentale, passando dalla Valle del Rodano.