Giovedì 21 febbraio, Ojmjakon, il “polo del freddo” siberiano, ha registrato una minima di -56,4°C. Dopo qualche giorno di effimero “riscaldamento” (martedì la minima era salita a -46,6°C), la temperatura è tornata sui valori di una settimana fa. Il giorno precedente la stazione groenlandese di Summit, sul plateau ghiacciato della grande isola, a 3200 metri, ha fatto meglio, scendendo a -57,2°C.
Dopo un inizio di febbraio freddissimo, anche per gli standard locali, il mese è proseguito, in questi ultimi giorni, più mite della norma nello Yukon, Canada nordoccidentale. La città di Dawson nei primi 10 giorni del mese ha registrato una temperatura media di -43,6°C, circa 19°C in meno rispetto alla media climatologica della 1a decade di febbraio. Fino al giorno 10, le massime non hanno mai superato i -31,0°C e le minime sono rimaste sempre sotto i -43,7°C (con una minima assoluta di -51,3°C). Il giorno 11 a una minima ancora molto fredda di -44,6°C ha fatto seguito una massima di -19,6°C, ma dal 12 al 20 febbraio la temperatura media è stata -11,3°C, circa 10°C in più rispetto alla media della seconda decade di febbraio. Il 20 febbraio la temperatura massima è salita fino a 5,3°C, mentre il giorno 19 una massima di 4,5°C è stata registrata in tarda serata, in una giornata in cui alle 10 del mattino c’erano -18°C.
Venti forti hanno investito la Scozia tra mercoledì notte e giovedì. Sull’isola North Rona, sono stati registrati venti sostenuti fino a 109 km/h. Raffiche fino a 142 km/h sono state registrate a Foula mentre a Lerwick hanno toccato i 126 km/h e a Fair Isle i 122 km/h.
Nubifragi collegati al passaggio dell’ex ciclone tropicale Ivan hanno continuato a interessare parte del Madagascar giovedì. A Maintirano sono caduti 287 mm di pioggia da domenica a giovedì sera, ora locale. Nello stesso periodo, 318 mm registrati a Majunga.
Dieci giorni di piogge torrenziali hanno causato alluvioni e grossi smottamenti nelle Filippine. Almeno 20 persone sono morte e 288000 sono state evacuate. Alluvionati soprattutto le aree del nord di Mindanao, dell’isola Samar e del sudest di Luzon. Tra le 18 GMT di lunedì 11 e la stessa ora di giovedì 21 febbraio, Guiuan, sull’isola Samar, ha registrato 987 mm di pioggia. Sulla stessa isola, Borongan è stata alluvionata da 762 mm di pioggia tra venerdì 15 e giovedì 21, mentre Catarman, nello stesso periodo, ha registrato 664 mm, 344 dei quali tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì. 639 mm a Catbalogan tra le 18 GMT di venerdì e la stessa ora di giovedì, di cui 166 nelle ultime 24 ore. Sull’isola Catanduanes, oltre 530 mm sono caduti tra sabato mattina e giovedì sera a Catanduanes Radar. A Legaspi, Luzon, registrati 686 mm tra le 18 GMT di sabato e la stessa ora di giovedì, dei quali ben 275 nelle ultime 24 ore. Sempre su Luzon, 110 mm nelle ultime 24 ore a Daet, dopo i 102 delle 24 ore precedenti.
La perturbazione invernale che ha colpito la Turchia qualche giorno fa si è portata mercoledì nel cuore dell’Asia. Sulle pianure steppose del Kazakhstan occidentale, la tempesta si è manifestata con forte vento e neve, sia caduta dal cielo, sia sollevata dal terreno dalla forza delle raffiche. Le raffiche di vento hanno investito soprattutto le coste occidentali del Mar Caspio. Nel deserto del Garagum, in Turkmenistan, il vento ha causato una furiosa tempesta di polvere tra martedì notte e mercoledì. Questa perturbazione ha rimosso l’aria fredda che da settimane stazionava nell’area delle Repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale. Le temperature sono bruscamente salite, raggiungendo valori ben superiori a quelli medi del periodo. Martedì, Ashgabat, capitale del Turkmenistan, ha raggiunto una massima di 26,0°C, mentre la media delle massime di febbraio è 9,6°C. 15,2°C la massima di Samarcanda, in Uzbekistan, dove la media delle massime di febbraio è 7,9°C.
La costa peruviana è nota come una delle zone più aride della terra. Qualche volta anche i deserti vedono la pioggia e così è stato per la striscia costiera del Perù a inizio settimana. A Tumbes, presso il confine con l’Ecuador, vi sono stati nubifragi nella notte tra lunedì e martedì. Il risultato sono stati 102 mm di pioggia, più della media annua (che è 84 mm). Ancora nel nord, Piura (la cui media annua è 71 mm) ha registrato 42 mm tra le 6 GMT di martedì e la stessa ora di giovedì. Più a sud, tra le 6 GMT di lunedì e la stessa ora di giovedì, sono caduti 8 mm a Chiclayo. Sembrano molto pochi, ma qui il deserto è ancora più arido che nel nord, visto che la media annua di Chiclayo è 23 mm. In genere, le piogge sulla costa settentrionale del Perù avvengono in situazioni di El Nino, ovvero di acque superficiali calde al largo del Perù. Attualmente, però, la situazione è opposta, visto che le acque sono più fredde del normale, in presenza della Nina, situazione che sfavorisce le piogge sulla regione. Probabile che vi sia stato un improvviso riscaldamento localizzato, sottocosta alle località citate.