Improvviso, quasi inaspettato. E’ l’inverno che non ti aspetti. Diciamolo pure, dopo l’attuale dominio anticiclonico chi mai avrebbe scommesso in una svolta da capogiro? Nessuno, o forse in pochi. Eppure i modelli lasciavano intravedere qualcosa tempo addietro e a dispetto dei più scettici iniziammo a darvene conto. Oggi, quando ormai mancano pochi giorni alla prima rasoiata fredda, possiamo affermalo ufficialmente: arriveranno freddo e neve.
Il nostro MultiModel è il modello che meglio inquadra l’impianto configurativo generale. Rammentiamo che le dinamiche rappresentate scaturiscono dalla media delle ultime emissioni disponibili dei più autorevoli modelli previsionali. Ciò detto, da Santo Stefano e fino a fine anno farà freddo. Il secondo Vortice Artico approfitterà della lacuna barica scavata dal primo e impatterà le nostre regioni fin da domenica 28 dicembre.
Il suo avvento è riconducibile a manovre invernali statisticamente propizie: l’indebolimento del Vortice Polare, una presa ciclonica ad est degli USA e l’elevazione dell’Anticiclone delle Azzorre. Quest’ultimo si dirigerà verso la Gran Bretagna e non è escluso che dopo Capodanno pieghi ulteriormente verso est andando a congiungersi con l’altra struttura altopressoria continentale (quella russo-scandinava). Se così fosse si avrebbe l’intrusione d’aria ancor più fredda dai quadranti orientali e il mantenimento di un quadro meteorologico decisamente invernale anche nel lungo termine.