L’anticiclone s’impadronirà sempre più del contesto meteo euro-mediterraneo nella prossima settimana, ma incertezze continuano ad aleggiare sull’evoluzione a lungo termine per gli ultimi giorni del mese. I due principali modelli matematici, gli unici che si espongono in tendenze ad oltre 7 giorni, divergono profondamente: nella prima ipotesi, quella avvalorata dalle ultime emissioni delle mappe americane GFS, l’alta pressione resterebbe saldamente in sella, superando anche lievissimi disturbi d’aria fresca in quota da nord attesi per l’ultimo week-end di maggio.
Molto più pessimistica la seconda ipotesi tracciata dalle ECMWF, che insiste già da qualche giorno sulla possibile rottura del quadro di stabilità a fine maggio. Il peggioramento verrebbe innescato da un serio affondo ciclonico perpetrato dal ciclone d’Islanda, che andrebbe a sfruttare l’allentamento delle maglie anticicloniche sull’Europa Occidentale. Si andrebbe così ad aprire un varco per la penetrazione di una saccatura, con la successiva reazione anticiclonica che determinerebbe un taglio a cut-off, con un profondo vortice lasciato in eredità proprio sul cuore del Mediterraneo.