Si staglia nettamente la possente figura depressionaria a ridosso dell’Islanda, che lancia un esteso fronte occluso su tutto l’oceano, al cui seguito affluisce aria fredda di origine artico-marittima, mentre un richiamo meridionale investe il Regno Unito dove insiste un fronte nato dalla confluenza di vari tipi di aria, da quella mite prefrontale al Vortice Polare a quella più continentale in aggiramento alla figura anticiclonica russa.
Tale fronte esteso dalla penisola scandinava alla penisola iberica confluisce nella saccatura posizionata proprio sulla Spagna che tenderà a restare in cut-off su tale area, in lento spostamento verso levante nei prossimi due giorni, con le conseguenze di una confluenza tra masse di aria continentale spinte dalla posizione dell’alta siberiana e correnti miti mediterranee, pilotate dalla depressione di cui sopra.
Il predominio anticiclonico asiatico che attesta le sue posizione sul centro-est Europa con un massimo sulla Polonia di 1040hpa, deve la sua riuscita all’appoggio che l’alta oceanica, con i massimi in pieno Atlantico, presta alla collega russa, non permettendo al Vortice Polare di mettere radici verso meridione, così da garantire una buona resistenza a tale figura altopressoria.
All’interno della sua zona di ingerenza notiamo cieli grigi per lo più, specie sul suo lato orientale, con precipitazione nevose e temperature davvero rigide.
Il suo spostamento verso occidente, permette ad un fronte freddo di scorrere sul suo lato nordorientale, mentre la componente meridionale delle correnti sul lato occidentale di tale figura ha riportato cieli sgombri da nubi su tutta l’Europa centrale con un livello termico in leggero incremento.
La presenza della depressione sulla penisola iberica sta dando i suoi frutti con nuvole e piogge specie nel comparto spagnolo, ma il quadro termico resta ancora gradevole, specie sulle aree costiere.
Sull’Italia si evidenzia l’azione di contrasto tra le correnti in quota che soffiano dai quadranti meridionali, mentre al suolo prevale la componente continentale orientale.
Tale contrasto è maggiormente sentito sull’area tirrenica, più vicina ala depressione iberica, con presenza di nubi dense e precipitazioni specie sulla Sardegna, ed un quadro termico in risalita.
Disturbi nuvolosi si presentano anche sul lato adriatico, ma senza precipitazioni di rilievo; qui il quadro termico resta rigido, ancora condizionato dall’afflusso orientale continentale inviato dal gelido anticiclone asiatico.
Nei prossimi due giorni dovrebbe accentuarsi il contrasto in questione, e successivamente prevalere la componente oceanica su quella continentale, con un rialzo termico graduale e generalizzato.
Quindi si presenteranno sempre più fenomeni piovosi al centro sud e nevicate a quote basse saranno maggiormente presenti sul lato adriatico.