La presenza dell’Alta Pressione potrebbe indurre a credere che stilare una previsione sia semplice. Ma se vi doveste cimentare nella lettura dei Modelli, allora comprendereste che così facile non è. Soprattutto se ci si dovesse spingere oltre un arco temporale di 2-3 giorni, che poi è quello che ci consente di stilare previsioni di elevata affidabilità.
Permetteteci di dissentire da chi ritiene che la presenza anticiclonica sia un qualcosa da considerarsi normale. Sarebbe un’affermazione corretta qualora si dovesse far riferimento ad un periodo breve, che contempli 3-4 giorni. Al più una settimana. Ma in questo caso di normale c’è veramente poco. Considerando che la figura anticiclonica è la stessa che si formò nell’ultima decade d’Ottobre, beh, fate un po’ voi. Tra l’altro, dovendo stilare un’analisi obbettiva non ci si può limitare ai soli confini nazionali. Si deve andare oltre e se lo facessimo si scoprirebbe che molti Paesi d’Europa vivono una siccità drammatica.
Dovendo però occuparci dell’Italia, vediamo quelle che potrebbero essere le vie d’uscita. Al momento, in tutti i più autorevoli Modelli, se ne vede soltanto una: l’Atlantico. Un’ Atlantico che sta cercando in tutti i modi di introdursi sull’Europa occidentale, scontrandosi inevitabilmente con lo sbarramento anticiclonico. Le perturbazioni hanno la possibilità di infilarsi sulla Penisola Iberica e da là tentare di raggiungere la parte meridionale dell’Italia. Un primo tentativo è in atto in queste ore, ma si limita a coinvolgere le Isole e il Reggino.
Isole che, lo possiamno asserire con discreta sicurezza, saranno interessate da delle piogge per il resto della settimana e probabilmente anche agli esordi della prossima. La causa è imputabile al semplice fatto che le perturbazioni tendono ad isolarsi in vicinanza delle Baleari per poi traslare verso Levante. Umide correnti di Scirocco hanno già raggiunto Sicilia e Sardegna, facendo in modo che le piogge cadano nelle aree esposte a quel tipo di circolazione.
Un’altra perturbazione, stavolta più consistente, dovrebbe isolarsi sul finire della settimana. Al momento c’è ancora qualche dubbio sull’esatta collocazione. Se fino a ieri sembrava plausibile un coinvolgimento di altre regioni – il Nordovest ad esempio – oggi viene modificata la traiettoria e conseguentemente le zone interessate dalle piogge.
Quel che è certo e che da venerdì cominceranno a intravedersi un po’ di nubi anche sulle altre regioni. Si tratterà, sovente, di una copertura medio alta assolutamente sterile. Tra lunedì e martedì, invece, l’incursione perturbata potrebbe rivelarsi più convincente al punto tale da determinare un peggioramento anche nelle regioni Meridionali. Peggioramento che si verificherebbe a seguito dell’isolamento di una goccia fredda e il percorso intrapreso dovrebbe condurla a ridosso della Sicilia.
E’ fondamentale precisare che nei prossimi giorni si potrebbero osservare ulteriori variazioni. Piccoli spostamenti della massa perturbata si tradurrebbero in grandi differenze in termini di aree coinvolte.
Concludiamo sottolineando la persistenza delle nebbie nelle pianure settentrionali. Nebbie che manterranno le temperature minime piuttosto basse, talvolta prossime allo zero. Le massime non dovrebbero registrare particolari cambiamenti, mentre le minime potrebbero aumentare di qualche grado con l’aumento della nuvolosità. I venti, infine, resteranno deboli variabili tranne sulle Isole, ove invece lo Scirocco soffierà con intensità spesso moderata.