Le due massa d’aria differiscono anche per ulteriori aspetti, quella artica è spessa circa 4 km, quella siberiana 2 km.
In Europa, negli ultimi anni, le irruzioni di aria artica marittima, sono divenute eventi abbastanza rari, in quanto gli inverni dell’ultimo decennio sono stati caratterizzati da frequenti periodi di Alta Pressione. Ma anche le vere intense irruzioni di aria siberiana sembrano essersi ridotte come frequenza rispetto al passato.
Questa prima parte dell’inverno 2003-2004 è molto differente rispetto ai suoi predecessori, infatti in sole tre settimane, questa è la terza irruzione di aria artica marittima che si verifica. Ma non solo, le proiezioni Ensambles del CDC del NOA, prevedono un inizio del 2004 all’insegna di una considerevole irruzione di aria artica.
Le irruzioni di aria artica sull’Italia vengono ostacolate nel loro moto verso Sud dalla catena alpina, così che l’aria fredda è costretta a raggiungere il Mediterraneo centrale attraverso sue strade, quella del Rodano e successivamente, con l’avanzare verso oriente della depressione, quella della Porta della Bora.
Anche se l’aria fredda raggiunge parte dell’Italia proveniente dai Balcani, non è differente la sua origine, ovvero, da marittima, non diventa continentale.
Le irruzioni artiche influenzano molto marginalmente il Nord Italia, che rimane sottovento alle correnti settentrionali per la presenza della barriera montuosa a Nord, ma quanto le correnti deviano da Nord Est, l’aria fredda imperversa rapidamente verso la Pianura Padana.
In queste ore il nucleo di aria più fredda sta per raggiungere il Mare del Nord, ma già masse di aria fredda in quota hanno raggiunto la Francia, dove sono segnalate nevicate anche in pianura.
La parte più avanzata dell’aria fredda ha superato la Valle del Rodano e sta per giungere in Sardegna, regione d’Italia che in questo frangente sarà più esposta all’irruzione di aria artica. Nel corso della giornata, l’aria fredda sconfinerà attraverso i vallichi alpini verso le Venezie e tra questo pomeriggio e la serata, raggiungerà la Romana e poi l’Emilia ed entro domani mattina tutto il Nord per l’instaurarsi di venti molto intensi da Nord Est.
Tutta Italia sarà raggiunta entro 24 ore dall’aria fredda e le temperature scenderanno sensibilmente.
Abbiamo detto che l’aria artica è più spessa di quella siberiana, così che con il permanere di una profonda depressione centrata al Sud Italia, buona parte delle regioni del centro ed il Sud, potranno avere rovesci, con neve sino a quote basse, persino in pianura nelle regioni dell’Adriatico e con brevi episodi, forse senza alcun apporto, anche sulle piane del Lazio.