Questa mattina il meteosat fotografa una situazione meteo al Nord Italia che è ben più tipica dell’inverno che della primavera, e già nella seconda metà di febbraio si presenta raramente.
In tutta la Pianura Padana è presente uno strato di inversione termica che genera nebbie e foschie. Questo strato non è presente solo in Piemonte dove il suolo è in buona parte innevato, ma anche in zone come l’Emilia e l’Est Lombardia dove non c’è traccia di neve. Solo al Nord-Est, tra Veneto e Friuli, questa nebbia si alza e si presenta come nuvolosità, con foschie che si attenuano procedendo verso est.
Più a sud il meteo è da inizio primavera. L’aria fredda in quota causa lo sviluppo di nubi cumuliformi, già a partire dalla Liguria, dove il meteo è luminoso e prevalentemente soleggiato e le temperature sono di 7/10°C superiori rispetto a quelle che si trovano in Pianura Padana. Anche la Romagna è fuori dalle inversioni termiche, ma il meteo è nuvoloso con rovesci di pioggia.
Alle ore 12 si misurano 3°C a Parma, 4°C a Milano, Bologna, Ferrara e Bergamo, 5°C a Verona. A Torino le nebbie si stanno alzando e la temperatura misura 6°C. A Genova i gradi sono 13°C, così come a Trieste, 11°C a Rimini.
Le temperature minime della notte hanno sfiorato gli zero gradi in diverse città padane e in qualche caso sono scese sotto tale limite. -1,6°C sono stati registrati a Torino Venaria, -1,8°C a Mondovì (CN), 0°C a Piacenza, 0,2°C a Ferrara, 0,5°C a Milano Linate, 0,9°C a Bologna e Malpensa.
Nelle due foto seguenti, possiamo vedere la situazione ad Acqui Terme, con la neve caduta ieri ancora presente sui tetti e le nubi basse, e una temperatura di 0,7°C, e una quarantina di km più a sud, la luminosa giornata di Genova, con lo sviluppo di cumuli umili e mediocri e 12,5°C.
Queste grosse differenze tra nord padano e Liguria sono ben più tipiche della prima parte dell’inverno che non della fine della stagione o dell’inizio della primavera.
Il meteo al Nord Italia si presenterà ancora invernale nel corso della prossima settimana, con nevicate che potrebbero raggiungere il piano padano o la bassa pedemontana soprattutto nel settore emiliano.