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Dopo il freddo, tregua anticiclonica. Per ECMWF l’insidia del maltempo nella prossima settimana

di Mauro Meloni
19 Mar 2009 - 17:56
in Senza categoria
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Nuovo affondo meridiano del Vortice Polare fino al Mediterraneo? Questo è lo scenario barico attualmente descritto dal modello ECMWF ad una settimana di distanza, per la notte fra il 25 ed il 26 Marzo. Fonte: https://www.meteogiornale.it/mappe
I massimi anticiclonici sulla Penisola Scandinava stanno iniziando a far tracimare l’aria fredda dai Balcani verso la nostra Penisola, con il richiamo dell’aria fredda ulteriormente accentuato da una depressione che si andrà a scavare lungo le regioni centro-meridionali. L’ondata di freddo sarà piuttosto incisiva, con termiche all’altezza di 850 hPa inferiori ai -5°C su buona parte del Centro-Nord, ma poi l’aria fredda tenderà a tracimare verso il Sud con il successivo spostamento del perno depressionario verso il Mar Ionio e l’area del Egeo.

Il colpo di coda invernale si conferma di breve durata, in quanto già nella giornata di domenica gran parte d’Italia ne uscirà fuori, con gli ultimi residui fenomeni che lasceranno le estreme regioni meridionali. Ricordiamo che invece sul Nord il bel tempo non sarà sostanzialmente intaccato e si sentirà solo il calo termico, seppure in misura decisamente minore rispetto al resto d’Italia. L’aria fredda tenderà a slittare verso oriente durante la giornata festiva, grazie alla progressiva spinta da ovest del campo anticiclonico che tornerà ad invadere il Mediterraneo Centro-Occidentale.

Il Vortice Polare, all’inizio della prossima settimana, tornerà ad occupare l’area compresa fra Islanda e Penisola Scandinava, sostituendo il precedente dominio anticiclonico, in tale frangente esteso dal Vicino Atlantico verso il bacino del Mediterraneo. In base all’evoluzione prevista dal modello inglese, il vortice polare potrebbe tendere a sprofondare rapidamente con una relativa saccatura fin sul Mediterraneo, coadiuvata dall’ennesima rimonta dell’Alta Pressione oceanica verso latitudini settentrionali: si andrebbe a realizzarsi così l’aggancio con la cellula anticiclonica termica presente sulla Groenlandia, un vero muro di contenimento per le miti perturbazioni atlantiche.

Nella giornata di mercoledì 25 la saccatura artica espanderà con decisione la propria influenza sul Mediterraneo, tramite un minimo ciclonico principale in trasferimento verso l’Europa Centro-Orientale e probabilmente l’Adriatico Settentrionale. L’aria fredda ed instabile di matrice artica andrebbe a portarsi verso il Regno Unito e la Francia per poi sfondare in direzione del Mediterraneo attraverso la Porta del Rodano.

Rispetto all’attuale evoluzione, si andrebbe a prospettare una situazione di generale maltempo con lo sfondamento dell’aria fredda artica dalla Francia, in seno ad un flusso di correnti nord-occidentali. Lo scenario andrà attentamente valutato, in quanto non tutti i modelli si trovano coerenti con questa visione del centro di calcolo di Reading.

Cosa accadrebbe sul lungo termine ad oltre 7 giorni di previsione? Il modello inglese prevede un’espansione dell’asse della saccatura fredda in parte verso sud/ovest durante la fase finale della prossima settimana, a causa di una radice anticiclonica poco solida. In questo modo un piccolo cut-off ciclonico, presente fra l’Arcipelago delle Canarie e le l’Atlantico Portoghese, tenderebbe ad essere inglobato dalla saccatura con asse obliquo proteso dal Marocco al Baltico. Correnti più miti meridionali si faranno strada verso l’Italia, con il maltempo abbastanza persistente su quasi tutte le regioni per via della formazione di una ciclogenesi afro-mediterranea.

In conclusione, gli scenari delineati da ECMWF continuano a presentarsi sbilanciati verso una parte finale del mese piuttosto agitata, con una pulsazione meridiana del Vortice Polare che estenderebbe i propri tentacoli depressionari fin sul Mediterraneo, concedendo davvero poco spazio ad eventuali periodi anticiclonici come quelli che hanno caratterizzato, a tratti, questa prima metà del mese di Marzo.

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