La pausa “riflessiva” della circolazione atmosferica ed il lieve aumento delle temperature comporta, soprattutto nelle Regioni pianeggianti italiane, nebbie intense e diffuse … dei veri e propri muri.
In Europa
Notevole si mostra l’allargamento dell’area ciclonica. Non contenta di dominare il centro Europa, oggi si spancia verso est occupando territori che sono stati per alcuni giorni sotto l’egemonia dell’alta pressione russa. I residui di questa protezione anticiclonica vanno a contrastare l’enorme discesa ciclonica causando diffusi rovesci localizzati soprattutto sulle coste adriatiche ex-jugoslave e lungo la superficie di confine tra le due diverse masse, ovvero sopra i Paesi ex-sovietici.
La discesa meridiana dei venti e del freddo artici insiste ancora sulla Germania e sui Paesi confinanti fino a bloccarsi di fronte alla catena alpina. Questa si comporta da valico insormontabile determinando anche un ristagno circolatorio con la conseguente formazione di estese nebbie.
Il lembo meridionale del blocco ciclonico si scontra con le masse altopressionarie nord africane sulle coste tunisine, dove si può osservare un maggior addensamento nuvoloso. Mentre a Sud-Est la frangia estrema ciclonica sembra essere pronta alla fusione con la dinamica area ciclonica ellenico-turca, che appena si scorge dall’immagine.
Ad ovest pervade l’azione incessante dei venti polari marittimi nord atlantici che costringono l’alta pressione azzorriana ad allungarsi ed assottigliarsi fino alle coste islandesi. La sua protezione è ancora attiva sulla Penisola Iberica e sul Golfo di Biscaglia.
In Italia
Per le cause sopra analizzate, al nord sono evidenti cieli sereni o poco nuvolosi con nebbie estese e persistenti sulla bassa Lombardia.
Al centro la vicinanza alla zona di contrasto jugoslava comporta annuvolamenti associati a rovesci sulle coste adriatiche.
Anche il versante tirrenico centro-meridionale offre una giornata variabile con cieli parzialmente nuvolosi a causa dell’infiltrazione di aria umida oceanica che implica sia le diffuse instabilità osservate sia un lieve aumento della temperatura al nord.