L’ultimo scatto satellitare disponibile evidenzia alcune interessanti novità bariche. Anzitutto non possiamo non menzionare l’egemonia anticiclonica: l’ampio Anticiclone si estende dal nord Africa all’Europa orientale, inglobando al suo interno gran parte del Mediterraneo e quindi l’Italia.
I geopotenziali sono cresciuti a dismisura in corrispondenza delle regioni Settentrionali, dove a causa dell’effetto di subsidenza – compressione della massa d’aria verso i bassi strati – stiamo assistendo ad un generoso rialzo delle temperature e dei tassi di umidità relativa. Il caldo, per intenderci, è diventato afoso e in quanto tale più “cattivo”.
Lasciando stare l’Alta Pressione, che offre pochi spunti di discussione, proviamo a concentrarci sulle aree cicloniche. La Bassa Pressione Islanda, benché profonda non ci riguarderà in alcun modo. L’ampio fronte nuvoloso, che prova ad inserirsi sull’Europa occidentale, si sgretolerà a contatto col muro altopressorio.
Ben più interessante è la “goccia fredda” turca, ora in espansione verso la Grecia e l’Egeo. Gli sbuffi d’aria fresca si fanno minacciosi all’estremo Sud, dove in effetti si scorge un primo aumento della nuvolosità. Tale struttura andrà seguita con attenzione perché già domani causerà un netto incremento dell’instabilità i cui effetti si esplicheranno maggiormente tra domenica e i primi giorni della prossima settimana.