La situazione non è nuova, anzi, spesso anche nel corso di inverni rigidi si possono stabilire condizioni anticicloniche sull’Europa Centrale, un Anticiclone che ha una base molto fredda, mentre il “cuore” in quota presenta aria calda, con la conseguenza che il clima in montagna si presenta più mite di quello delle pianure.
Nella giornata di oggi una robusta cella di alta pressione ha preso possesso della Germania, Polonia, Austria, Ungheria, e Cecoslovacchia.
Osservando le temperature a 1500 metri di quota, notiamo la presenza di isoterme decisamente positive, con valori termici di 6-7°C sopra lo zero.
Eppure, alle quote inferiori, l’atmosfera è decisamente invernale.
Diverse zone di pianura della Germania, alle ore 13 di oggi, 20 dicembre, misuravano temperature al di sotto dello zero, come Magdeburgo, che, a 79 metri di altezza, presentava una temperatura di -1,9°C, oppure Dresda, che, a 259 metri di quota, registrava un valore termico di -3,6°C.
Invece, bastava risalire di quota, per trovare temperature di +5,7°C agli 865 metri di Neuhaus, e addirittura +8,6°C agli 839 metri di Kahler Asten.
Si tratta della tipica situazione da inversione termica, dove uno spesso cuscino di aria fredda, affluita da est nei giorni scorsi, rimane ancorato agli strati superficiali terrestri, in quanto sormontato da una zona di alta pressione che lo schiaccia verso il suolo, dove, peraltro, la debole radiazione solare di fine dicembre ne impedisce un sostanziale riscaldamento durante il giorno.
Stessa situazione la si ritrova in Polonia, Austria, Rep. Ceka, Slovacchia, ove sono molte le città di pianura che hanno registrato una giornata di ghiaccio (temperature mai superiori allo zero), pur in una situazione di caldo anticiclone in quota.
Nella stagione estiva la forte radiazione solare riscalda rapidamente il suolo, impedendo così la formazione di strati freddi di inversione termica.
In Italia registriamo invece una situazione da forte escursione termica giornaliera, con massime che spesso superano la soglia dei dieci gradi centigradi, sulle città di pianura, ma minime notturne che scendono sovente di alcuni gradi sotto lo zero.