I nubifragi sono diventati una peculiarità della stagione autunnale, che vede prevalere condizioni meteorologiche estreme sulle benefiche perturbazioni atlantiche dei decenni passati. Inutile soffermarsi sulle cause, sulle quali ci si è soffermati più volte. Quel che preme sottolineare è che nonostante si tratti di ondate di maltempo provenienti dal vicino Oceano, i contrasti termici che scaturiscono a contatto con le calde acque mediterranee implementano fenomeni talvolta violenti.
Ieri abbiamo registrato nubifragi su varie regioni, oggi ne avremo degli altri, lunedì e martedì altri ancora. E domenica, giornata interlocutoria, non mancherà occasione per lo sviluppo di altre celle temporalesche imponente attorno alle regioni meridionali. Insomma, dovremo affrontare altri 3-4 giorni di maltempo, a tratti di eccezionale entità, per poi godere di una pausa sulla cui durata ci sarà da discutere.
Il tempo domenica 14 ottobre
Come detto, la giornata domenicale sarà figlia dell’intervallo tra il passaggio della terza e la quarta perturbazione. Anche l’odierna è da considerarsi tale, ma gli strascichi del maltempo del sabato sono più che mai evidenti. Strascichi che domani coinvolgeranno le regioni meridionali, dove ci aspettiamo precipitazioni localmente consistenti a causa di ulteriori temporali in formazione sul Tirreno e sullo Ionio. Il tempo sarà decisamente migliore nelle altre regioni, dove si alterneranno spazi di sereno a parziali annuvolamenti.
Non è da escludere qualche acquazzone pomeridiano nelle zone interne del centro Italia, mentre di sera assisteremo ad un rapido aumento della nuvolosità sul nordovest e seguiranno le prime, intense precipitazioni. Sarà il preludio al peggioramento della notte successiva, che interesserà tutte le regioni e che si intensificherà nelle prime ore di lunedì.
Il maltempo di inizio settimana
Lunedì, infatti, ci aspettiamo un considerevole peggioramento su tutto il centro nord e sulla Sardegna. Le piogge, particolarmente intense e come detto anche a carattere temporalesco, investiranno soprattutto il versante tirrenico e il Triveneto. Il rischio di nuovi nubifragi è alto, soprattutto tra Toscana, Lazio e successivamente in Campania. Per quanto riguarda le regioni settentrionali, confermiamo le abbondanti nevicate che imbiancheranno le Alpi sino dai 1500/1600 metri.
Nelle regioni adriatiche, dalle Marche al Molise, ci aspettiamo condizioni di tempo variabile con tendenza a peggioramento lungo la dorsale appenninica. I venti da ovest addosseranno nubi imponenti sui versanti occidentali, dove pioverà parecchio. Dal pomeriggio non escludiamo sconfinamenti anche sulle coste marchigiane e sul Teramano. Nel frattempo, un consistente miglioramento si affaccerà al nordovest e si propagherà verso il Trentino Alto Adige, all’Emilia Romagna e al Veneto occidentale. Entro sera schiarirà anche in Sardegna, dove giungerà il Maestrale, mentre il tempo tenderà a peggiorare oltre che in Campania anche nel settore ovest della Sicilia.
Martedì prevediamo una prosecuzione del maltempo su gran parte del centro sud e in Sicilia, con un maggiore coinvolgimento anche del versante adriatico. Piogge a sprazzi interesseranno la Romagna e le regioni del Triveneto, mentre sul nordovest e in Sardegna il tempo sarà decisamente migliore. Le schiarite, in quest’ultimo caso, prevarranno sulle nubi.
Migliora da mercoledì
L’arrivo di un promontorio anticiclonico, di natura africana, innescherà un deciso miglioramento a cui farà seguito un significativo rialzo termico. L’approfondimento di una struttura perturbata sulla Penisola Iberica dovrebbe esporre le regioni settentrionali – l’ovest soprattutto – e la Sardegna all’arrivo di nubi e piogge portate dallo Scirocco. Evoluzione che andrà monitorata nei prossimi giorni, perché va sottolineato che non tutti i modelli sono concordi su questa linea previsionale.