Ritorno a -80 °C. Alle 1629 UTC del 3 settembre, la stazione automatica aggregata alla base semi permanente giapponese Dome Fuji ha registrato una minima di -80,2 °C. Dopo la lunga sequenza di luglio (su cui si veda www.meteogiornale.it/news/read.php?id=13848), il tavolato antartico a 3.810 metri di quota dove sorge la stazione torna a segnare temperature che, quest’anno, nessun altro sito ha mandato in archivio. Neanche Vostok, la base russa regina dei -80 °C, nel corso dell’inverno ha visto gli strumenti abbassarsi così tanto: l’1 settembre si sono raggiunti i -79,0 °C, il giorno successivo i -78,9 °C; poi, una lenta risalita, anche se i valori restano, mediamente, al di sotto della norma. Se anche settembre si concluderà così, nell’ultimo decennio di osservazioni sarebbe la prima volta in cui Vostok non tocca i -80 °C.
L’inizio del mese ha fatto segnare temperature di rilievo anche ad Amundsen-Scott, la base americana al Polo Sud geografico: l’1 settembre la minima è infatti scesa a -75,8 °C, battendo il record del giorno, fissato a -75,4 °C nel 1995. Resta invece lontano il record del mese: -80,4 °C il 14 settembre 1997.