La disposizione della Depressione Islandese registrerà nel corso dei giorni una modifica strutturale sostanziale. L’asse principale della saccatura si dirigerà verso l’Atlantico, favorendo di riflesso la spinta di un promontorio di Alta Pressione verso il Mediterraneo. Tuttavia, lo sì è detto in apertura, le correnti oceaniche lambiranno le regioni Settentrionali, ove il tempo si manterrà piuttosto variabile a causa di parziali annuvolamenti.
E’ importante sottolineare poi come le dinamiche bariche sul Continente europeo inizino a manifestare i primi cenni invernali. I modelli continuano a proporci l’affermazione di campi anticiclonici alle alte latitudini e sulla Russia europea potrebbe affacciarsi un nucleo di aria gelida che andrebbe a causare un sensibile raffreddamento. Evoluzione che andrà seguita con estrema attenzione, perché dopo metà mese il gelo potrebbe estendersi verso sud, avvicinandosi “pericolosamente” anche all’Italia.
Il breve termine propone comunque spunti di estremo interesse. Domani, lo si è detto, transiterà un’altra intensa perturbazione che causerà una severa ondata di maltempo. Le precipitazioni interesseranno un po’ tutta Italia, ad esclusione della Valle d’Aosta, del Piemonte e del ponente ligure. Su queste regioni, dopo che al mattino potrebbero aversi condizioni di variabilità, venti forti e secchi da nord – che porteranno il foehn a propagarsi alle pianure settentrionali padane – favoriranno ampie schiarite.
Al mattino il maltempo interesserà ancora Lombardia e Liguria, con piogge e nevicate sui monti. Poi la tendenza è verso un miglioramento. Il cattivo tempo interesserà per buona parte della giornata il Triveneto, le regioni Meridionali e le Isole. Non mancheranno intensi rovesci, temporali e nevicate sui rilievi. In mattinata le precipitazioni risulteranno intense anche sulle Centrali tirreniche e potrebbero sconfinare sul versante Adriatico, ma dal pomeriggio la tendenza è verso un’attenuazione. Quote neve: sulle Alpi e l’Appennino emiliano i fiocchi bianchi cadranno attorno agli 800/1000 m, occasionalmente anche più giù. Nell’Appennino centrale si andrà invece dai 1200 ai 1400/1500 m. Importante sottolineare i venti, che soffieranno forti dai quadranti settentrionali al Nord e nelle Isole, anche con intensità di burrasca. Poi si propagheranno al resto della Penisola e le temperature caleranno un po’ ovunque.
Sabato tempo in sensibile miglioramento, le schiarite saranno ampie e diffuse ad iniziare dal Nord e in propagazione al resto della Penisola. Una certa variabilità interesserà le regioni del medio basso versante Adriatico – con nevicate al mattino sui tratti appenninici oltre i 1000 m – e l’estremo Sud. Insisteranno dei rovesci sulla Calabria meridionale, in Salento e sulla Sicilia del nord. I venti sono attesi in attenuazione, si manterranno sostenuti dai quadranti settentrionali al Sud e in Sicilia. La presenza di maggiori spazi di sole favorirà un aumento delle temperature massime, mentre potrebbero calare nuovamente le minime.
Domenica i rasserenamenti si faranno ampi al Sud e Isole, mentre altrove avremo condizioni di parziale variabilità con addensamenti più consistenti al Nord. In serata qualche sporadico fenomeno potrebbe affacciarsi sui crinali alpini del confine settentrionale. La ventilazione sarà ovunque debole e di direzione variabile.
In avvio di settimana una circolazione d’aria umida lambirà le regioni Settentrionali, causando condizioni di persistente variabilità. Potrebbero esservi deboli fenomeni su Liguria e Lombardia, ma dovrebbe trattarsi principalmente di piovaschi. Sul resto del Paese è previsto l’ingresso di un cuneo anticiclonico che garantirà condizioni di tempo migliore e temperature in rialzo, ciò nonostante potrebbero esservi a sprazzi nubi qua e là con parziali annuvolamenti.