La tempesta di vento che ha colpito l’Europa occidentale nella notte tra sabato 27 e domenica 28 febbraio, spostandosi nella mattinata festiva verso la Francia e quindi il Benelux, è stata molto violenta. La violenza dei venti è stata dovuta al formidabile gradiente barico creatosi intorno al minimo di pressione, che è sceso abbondantemente al di sotto dei 980 hpa, rimanendo inoltre sotto questa soglia dal pomeriggio di sabato fino a quello di domenica.
A Bordeaux, la pressione ha toccato il valore minimo di 980 hpa alle 21.30 di sabato, rimanendo su tale valore fino alle 0 di domenica, salendo già a 991 hpa solo 3 ore dopo ed è proprio in queste tre ore che il vento ha registrato la massima intensità. A Vigo, in Galizia, il barometro ha toccato il livello minimo parecchie ore prima, tra le 16 e le 17 di sabato, con 973 hpa, scendendo di 20 hpa tra le 7 e le 16.30 e salendo di ben 15 hpa tra le 17 e le 20.
Il primo paese ad essere colpito pesantemente dalla tempesta è stato, sabato pomeriggio, il Portogallo. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 126 km/h a Penhas Douradas (m 1380), ma anche a bassa quota i 100 km/h sono stati ampiamente e diffusamente superati: Porto/Pedras Rubas 112 km/h, Ovar/Maceda 108, Beja 104, Braganca e Viseu 101. In Portogallo, si è registrata anche una vittima, un ragazzo di 10 anni.
Molte località spagnole hanno registrato raffiche superiori ai 100 km/h tra sabato sera e le prime ore di domenica. A Pamplona si sono toccati i 119 km/h, a Oviedo e Santander i 117, a Salamanca i 115, a Vigo i 113, ai 1894 metri di Navacerrada i 126. Su un valico a 1700 metri tra Ourense e Zamora le raffiche hanno toccato i 197 km/h, mentre a bassa quota il record sono stati i 135 km/h di Oia, presso Pontevedra (Galizia). Particolarmente colpito il nord del paese, quindi, con anche 3 morti.
E’ andata molto peggio in Francia, dove il bilancio delle vittime continua a crescere. Alle 19 di domenica si contavano 45 vittime (la maggior parte annegate o colpite da rami caduti o alberi abbattuti), ma probabilmente alla fine saranno ancora di più.
In Francia Xynthia, quella arrivata appunto sabato notte, è stata la più violenta tempesta dal 1999. La profonda depressione sub-tropicale è partita sabato da Madeira, al largo del Portogallo, puntando verso nordest. In serata era entrata nel Golfo di Biscaglia, poi il minimo si è spostato verso la Bretagna e quindi verso le coste del Benelux. In Francia, moltissime località hanno registrato raffiche di vento tra i 130 e i 140 chilometri orari, ma raffiche ancora più violente (fino a 150 km/h) sono state registrate nell’estuario della Loira, nella Gironda e sui Pirenei.
Un milione di persone, in Francia, è rimasto senza luce. In Bretagna sono state evacuate una dozzina di case, allontanati anche i pazienti di una casa di cura vicino Guingamp. Oltre al vento, notevoli sono stati anche i danni causate dalle onde di marea sulle zone costiere. A Parigi, Air France ha annunciato la sospensione di 70 dei suoi 700 circa atterraggi e decolli previsti da e per l’aeroporto Roissy-Charles de Gaulle. Grossi problemi al traffico ferroviario, inattiva per diverse ore la stazione di Bordeaux.
Raffiche fino a 141 km/h sono state registrate a Chassiron. Altre velocità massime di raffica registrate: Blois e La Rochelle 133 km/h, La Roche sur Yon 132, Aeroporto Metz-Nancy 130, Troyes e Poitiers 124, Orleans, Auxerre, Biscarosse e Paris/Montsouris 122, Bourges 121, Chateauroux e Paris/Le Bourget 119, Nancy e Tours 117, Melun 115, Paris/Charles de Gaulle 114, Reims 113, Bordeaux 111. 155 km/h in cima alla Tour Eiffel.
Come accennato, la tempesta Xynthia si è poi portata verso il Benelux. Anche in Belgio le raffiche di vento hanno superato i 100 km/h. Queste le velocità massime di raffica: Ernage 108 km/h, Liegi/Bierset e Mont-Rigi 105, Charleroi e Chievres 101, Bruxelles 94. In Olanda, toccati i 112 km/h a Maastricht.