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Dinamicità in vista, ma freddo invernale che appare più lontano

di Ivan Gaddari
31 Gen 2007 - 13:29
in Senza categoria
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Si aprono all'orizzonte prospettive piovose un pò per tutta Italia.
L’elemento saliente a breve termine.
Avremo l’influenza dell’alta pressione delle Azzorre, con tempo sostanzialmente stabile su tutte le nostre regioni. Uniche eccezioni i settori del medio e basso Tirreno, Isole maggiori in particolare, laddove persisterà un’azione di disturbo legata alla presenza di una vasta goccia fredda in quota sulla Penisola Iberica.

L’elemento saliente a medio termine.
La ripresa ciclonica del Vortice Polare, con ricongiungimento tra porzione canadese e ramo scandinavo, porterà ad una zonalità, ossia correnti sostenute da Ovest verso Est, sull’intero continente europeo, con confinamento freddo su Russia e Scandinavia.

L’elemento saliente a lungo termine.
La media delle osservazioni sui principali modelli di previsione indicano una proseuzione della fase zonale, con alta pressione delle Azzorre costretta in Oceano lungo i paralleli.

Il trend a lungo termine:
Il parziale abbassamento del fronte polare potrebbe portare una fase sostanzialmente instabili su tutte le nostre regioni, con correnti prevalentemente da Ovest-Nordovest. Le temperature sono attese in linea o leggermente al di sopra delle medie del periodo, così che la neve andrà ad interessare soltanto rilievi Alpini ed Appenninici.

Elementi di incertezza: In apertura si accennava ad alcuni elementi d’incertezza. Ebbene, molto dipenderà dall’effettiva ripresa del Vortice Polare dopo la suddivisione in due lobi prevista attorno al 5 del c.m. per intrusione anticiclonica sull’Artico.

Effettivamente il tutto segue una logica percorsa dalle varie analisi stratosferiche, sebbene gli effetti nei piani bassi dell’atmosfera sarebbero potuti essere maggiori con minore ingerenza del ramo canadese del Vortice Polare.

Fattori di normalità climatica:
Siamo giunti alla conclusione del mese di gennaio, segnato da pesanti anomalie sia termiche, in senso positivo, che precipitative, intese come deficit idrico.

L’evoluzione che si prospetta all’orizzonte potrebbe portare una fase piovosa su molte delle nostre regioni, con neve sui rilievi. Ne gioverebbero le riserve idriche, mentre le temperature, come detto precedentemente, dovrebbero attestarsi su valori prossimi alla norma o leggermente al di sopra.

Focus: evoluzione sino al 13 febbraio 2007
La prima fase previsionale sarà caratterizzata da una fase di tempo stabile su buona parte dello stivale. Avremo nebbie, dense e localmente persistenti, nelle pianure e valli del Centro Nord. All’estremo Sud ed Isole maggiori i cieli saranno segnati da nubi con locali precipitazioni, perlopiù deboli. Sul finire della settimana arriverà un pò di freddo lungo l’Adriatico, con possibili deboli nevicate anche a quote alto collinari. A seguire previsto un lieve miglioramento e ripresa termica.

A seguire avremo una distensione delle correnti lungo i paralleli, da Ovest verso Est. Il parziale abbassamento del Vortice Polare potrebbe favorire l’ingresso di diversi sistemi nuvolosi sul bacino del Mediterraneo, con fasi instabili seguite da temporanei miglioramenti. Tornerà la neve in montagna, mentre altrove cadranno le piogge.

Evoluzione sino al 18 febbraio 2007
Scenario che pare destinato a non subire sostanziali variazioni nemmeno a lungo termine, tuttavia si potrebbe assistere ad un ulteriore allungamento verso Sud del fronte polare, con ingressi perturbati sul Mediterraneo e maggiore calo termico.

In conclusione.
Quanto analizzato con l’editoriale odierno rappresenta una delle ipotesi percorse nel corso dei precedenti, alloruqndo ponemmo l’accento sui possibili motivi d’incertezza legati all’evoluzione stratosferica. Ad onor del vero si rimarca come anche a breve termine possano esservi dei cambiamenti sull’Artico, con risvolti che andrebbero ad interessare anche il bacino del Mediterraneo.

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