Siamo nel “Dryas recente” periodo post-glaciale che ha veduto una rapida ripresa dell’espandersi dei ghiacci sull’Europa.
Circa 11.000 anni fa, un enorme ghiacciaio copriva il Labrador sino alla latitudine di Torino e Milano. Ad Ovest Nord Ovest della regione degli attuali “Grandi Laghi”, si estendeva una vasto lago (Lago Agassiz) che si originava dalla fusione dei ghiacciai canadesi.
Un’immensa quantità d’acqua defluiva verso il bacino fluviale del Missisipi e raggiungeva il Golfo del Messico. In quei tempi, dopo i precedenti blocchi, la Corrente del Golfo aveva ripreso ad influenzare il clima europeo, dove i ghiacciai si ritiravano.
L’ulteriore fusione dei ghiacciai canadesi, aveva riaperto un canale per il deflusso delle acque dolci verso il Fiume San Lorenzo.
Il flusso di una maggiore quantità di acqua dolce verso quella zona dell’Atlantico, ridusse per diluizione, la salinità del mare e quindi la densità delle acque superficiali impedendone l’affondamento.
Il nastro trasportatore si bloccò, e l’acqua calda non potè più fluire verso nord e una vasta regione intorno all’Atlantico settentrionale subì un forte raffreddamento.
Il “breve” periodo freddo, che ha preso il nome di “Young Dryas”, durò circa 1.000 anni, successivamente ai quali il processo che portò la terra fuori dall’ultima grande glaciazione si rimise in moto e la Corrente del Golfo riprese a mitigare il clima dell’Europa.
Oggi alcuni scienziati temono il ripetersi di un evento simile, risposta all’attuale riscaldamento atmosferico, che quale ne sia la causa, antropica o no, è fatto certo e dimostrato.
Analizzeremo meglio tale teoria in un successivo articolo.