Intensi rovesci temporaleschi hanno colpito recentemente il nordest dell’Argentina, il sud dell’Argentina, il sudest del Paraguay e gran parte dell’Uruguay. Antigas, nel nordest dell’Uruguay, al confine con il Brasile meridionale, ha registrato 116 mm nelle 24 ore antecedenti le 12 GMT di mercoledì 10 (e di questi 76 nelle ultime 12 ore di martedì), per lo più caduti durante violenti temporali. Siamo oltre la media di novembre, che è di 97 mm.
In Argentina, tra le 12 e le 24 di martedì, sono caduti 107 mm a Monte Caseros, mentre nell’arco delle 24 ore di martedì 80 e 70 mm sono stati registrati a Formosa e Riconquista. Sempre martedì, in Brasile, 69 i mm caduti a Santa Maria, mentre in Paraguay segnaliamo 101 mm ad Asuncion e 98 a Villarrica.
Settandue ore di pioggia intensa (tra le 12 di sabato e la stessa ora di martedì, ora locale) hanno lasciato nei pluviometri 244 mm a Estevan Point, sulla Vancouver Island, in British Columbia (Canada).
Piogge torrenziali hanno colpito parte del Costa Rica nei primi giorni della settimana. Lungo la costa caraibica, Puerto Limon è stata particolarmente interessata dai fenomeni. Qui sono caduti 327 mm nelle 66 ore antecedenti le 12 GMT di martedì 9 novembre. Novembre è un mese già di norma molto piovoso, con une media di 396 mm, ma queste piogge colpiscono per intensità e soprattutto per persistenza. Martedì 9 novembre piogge torrenziali anche a San Marteen, nelle Isole Sottovento, con 114 mm.
Le immagini da satellite e le osservazioni in superficie indicano che l’area di bassa pressione centrata nella parte centrale del Mar dei Carabi, colpevole delle piogge di cui sopra, rimane potenzialmente capace di evolvere in ciclone tropicale. Qualora anche questa evoluzione non si verificasse il sistema rimane capace di produrre piogge molto intense, causando alluvioni e frane. Le zone più a rischio dovrebbero essere l’isola di Hispaniola (ovvero Haiti e Santo Domingo), Puerto Rico, le Isole Vergini e le più settentrionali delle Isole Sottovento.
Fa ancora caldo in Giappone. A Tokyo, la temperatura minima della mattina di mercoledì 10 novembre è stata 13,6°C, circa 8°C più alta della media delle minime di novembre. Durante il giorno, poi, la prevalenza di cielo sereno ha aiutato la temperatura a salire fino a 21,8°C, 6°C in più della media delle massime di novembre. E Tokyo non è un eccezione, come dimostrano le massime di 24,2°C a Osaka e 25,5°C a Nagasaki.
Un fronte nuvoloso in lento movimento ha portato parecchia pioggia su entrambe le Coree, ma in particolare su quella del Nord. La città di Hamheung, appunto in Corea del Nord, ha ricevuto 114 mm di pioggia nelle 12 ore fra le 0 e le 12 GMT di mercoledì 10, ovvero il triplo esatto della media pluviometrica di novembre (38 mm).
Burlington si trova sulla riva orientale del Lake Champlain, nel Vermont occidentale, uno degli stati del nordest degli USA. Dopo una breve nevicata martedì, la notte seguente è stata calma e serena e questo ha favorito un calo del termometro fino a -9,4°C nella prima mattina di mercoledì, 6°C più in basso della media delle minime del mese. Gelate anche in molte grandi città del nordest, con Washington -2,8°C, Baltimora -0,6°C, Cincinnati -1,1°C, Dayton -2,2°C, Boston -1,1°C, Buffalo -2,8°C di minima martedì 9 novembre.
Ancora pioggia nelle Isole Canarie. L’aeroporto di Hierro ha registrato 243 mm durante le 48 ore comprese tra le 6 GMT di lunedì e la stessa ora di mercoledì. Questo quantitativo è circa 6 volte la media pluviometrica di novembre, pari a 42 mm.
Il ciclone tropicale Arola continua a muoversi sulle acque dell’Oceano Indiano Meridionale. Nel tardo pomeriggio di martedì 9 era centrato circa 305 miglia a sudest di Diego Garcia, nei Territori Britannici dell’Oceano Indiano, accompagnato da venti sostenuti fino a 75 miglia orarie. Il ciclone si muoveva verso ovest a 8 miglia orarie e se ne prevedeva l’ulteriore spostamento verso ovest-sudovest, accompagnato da un lieve indebolimento.
In effetti alle 6 GMT di mercoledì 10 novembre la tempesta, classificata di categoria 1, e centrata a 10,5°S 75,3°E, aveva visto i venti calare ad una intensità massima di 65 nodi, con velocità ulteriormente scesa (60 nodi) alle 18 GMT dello stesso giorno, con declassamento a “tropical storm”. La previsione per le 6 GMT di giovedì vedeva Arola centrata a 10,8°S 71,9°E, con venti sostenuti fino a 55 nodi, mentre per la stessa ora di venerdì 12 si prevede una velocità del vento invariata e un centro posizionato a 10,9°S 68,2°E.