Cosa succede se nel bel mezzo di un torpore, quello che alle soglie dell’inverno proprio non ti aspetti, ti viene a mancare il caldo sostegno subtropicale? Una risposta l’abbiamo avuta pochi giorni fa, quando nell’arco di una sola settimana siamo passati dalla confortevole protezione di una cupola di alta pressione
nord-africana, alla gelida morsa di aria fredda artica.
E’ successo dunque che una forte escursione termica ha investito l’intero territorio regionale, con una temperatura media che dai 14,3°C2 (+8,3°C rispetto alla media di dicembre 3) del giorno dell’Immacolata è passata ai -2°C (-8°C rispetto alla media di dicembre2) del giorno 16. La punta massima è stata toccata a Maltignano (AP), il giorno 9 quando il termometro ha fatto registrare ben 24,4°C4, poco al di sotto del record mensile di 24,8°C5 rilevato a Carassai (AP) nel giorno di Natale dello scorso anno. Sul versante opposto, la colonnina di mercurio a Novafeltria (PU), il giorno 17, è scesa fino al “polare” -14,4°C (il minimo regionale di dicembre è di -16,3°C, Apiro (MC), nel 19965).
L’inatteso arrivo delle nevicate sul settore costiero ha provocato non solo stupore, divertimento (per alcuni), e suggestivi paesaggi, ma anche disagi, nonostante le modeste quantità di precipitazione caduta: il massimo a Pesaro, pari a 19mm il giorno 15. Ben più gravi sono stati i problemi a causa del gelo, con temperature minime molto basse (-4,7°C per la costa il 17 dicembre) e medie intorno allo zero.
Del resto, sull’intero territorio regionale, nel periodo 14-19 dicembre, la temperatura minima non ha mai visto la luce dei 0°C, sprofondando (in media) a -7,8°C nel giorno 17. A pensare che fino a pochi giorni prima, l’8 per esattezza, la notte era scivolata via con più di 10°C di media…