Ciao Meteo Giornale!
Ieri (06-06-2015) abbiamo avuto un’altra giornata di caccia decisamente emozionante, anche se purtroppo marchiata da alcuni grossolani errori di posizionamento al di sotto dei temporali. La giornata di caccia inizia poco ad est dell’area metropolitana di Denver Colorado, dove una supercella sviluppatasi attorno l’ora di pranzo è riuscita ad originare il primo tornado della giornata che noi non siamo però riusciti a fotografare. Una volta avvicinati a questi temporali potevamo constatare una scarsa rotazione degli updraft. Fotografiamo una modesta shelf cloud prima di allontanarci verso est dove andavano sviluppandosi delle celle più isolate ed intense.
Ci siamo spostati verso est sin oltre la cittadina di Limon in Colorado e la nostra attenzione viene dapprima catturata dalla base di un nuovo cumulonembo provvisto di rotazione. Sulle primissime pensavamo di avvicinarci a questa cella, idea che però è stata subito accantonata perché davanti a questo temporale se ne è formato subito un altro che andava crescendo molto velocemente, “mangiandosi” tutto l’inflow caldo-umido proveniente da sud-est, senza che quest’ultimo venisse schermato da altre celle. Il temporale transitava poco a nord della interstate e purtroppo non avevamo a disposizione strade che potessero portarci direttamente sotto la sua base.
Decidiamo quindi di aggirare la cella prendendo la prima strada a nord, transitando DIETRO di essa. Ci portiamo a nord della cella mentre quest’ultima si muoveva verso nord-est. Durante questo spostamento il radar mostrava una forte riflettività ed un vistoso eco ad uncino, la nostra ansia sale perché realizzavamo di fare una brutta mossa e di perdere molto tempo.
Una volta portati sulla strada più a nord, scoviamo di gran sorpresa una nuova strada che andava dritta verso sud, appena pochissime miglia percorse verso est. Una strada apparentemente comparsa dal nulla, che però sarebbe stata di fondamentale importanza. Quella strada ci avrebbe permesso di stare in buona posizione sotto il mesociclone sin da subito, non dopo mezz’ora. Perché ignorarla? In questa giornata di caccia a guidarci nella scelta delle strade è stato un nostro compagno di viaggio che il soprannominerò TOM.
Dubitiamo fortemente che possa trattarsi di casualità, conoscendo la sua proverbiale e diciamocelo, ECCESSIVA prudenza durante lo stormchasing, ma le cose belle sono difficili da vedere senza giocarsi un minimo di rischio e senza azzardare un po’.
Stendiamo un velo pietoso. Nel riprendere la nostra marcia verso sud, attraversiamo prima la pioggia forte, poi la grandine e dopo pochi istanti, quando usciamo dalle virga di precipitazione, la visibilità ritorna immediatamente e ci ritroviamo a poche centinaia di metri dall’ampia wall cloud e dal tornado che si muoveva velocemente verso la nostra auto! Due scatti velocissimi e poi a gran velocità verso sud di almeno un paio di chilometri, fotografando il tornado che attraversa la strada appena una manciata di instanti dopo il nostro passaggio.
La supercella si muoveva molto velocemente verso nord-est e nel giro di pochi minuti eravamo costretti a scappare per sfuggire alla pioggia ed alla grandine dell’RFD che sopraggiungeva rapidamente verso si noi. Per un po’ abbiamo deciso di seguire questa supercella, ma in breve tempo una nuova linea di intensi cumulonembi si formeranno davanti ad essa, indebolendola e limitandone l’apporto d’aria caldo-umida. Ripieghiamo quindi sulle nuove celle, tentando di portarci sul fronte avanzante dell’intero sistema convettivo, riprendendo quindi la interstate verso est.
Siamo tutti innervositi dalla situazione, finiamo sotto la pioggia violentissima dei temporali col serbatoio quasi vuoto, ci fermiamo quindi ad una stazione di servizio per fare il pieno di carburante. (nella foga del momento rompo pure la carta di credito!!!)
Ripreso il tragitto verso est, ci imbattiamo nel path di un nuovo tornado, attraversando un’area con cartelloni e pali divelti, pattugliata dalla polizia e costellata da persone incuriosite ed impaurite. Tuttavia del tornado nessuna traccia, troppa pioggia attorno ad esso era rain wrapped e completamente invisibile, una situazione pericolosa.
Seppur con le difficoltà date dal traffico e dalla pioggia intensa, riusciamo a portarci davanti al fronte avanzante dei nuovi temporali all’ora del tramonto, giusto in tempo per ammirare la formazione di una nuova supercella. Qui commettiamo il secondo errore della giornata, sempre sotto indicazione di TOM aggiriamo infatti la supercella da posizione troppo distanziata, riuscendo a malapena a fotografare l’immensa struttura del temporale mentre quest’ultimo faceva un tornado all’ora del crepuscolo. Avremmo senza dubbio preferito una posizione ravvicinata piuttosto di stare a 20 chilometri di distanza dalla cella.
Complessivamente una giornata di caccia che ha presentato spunti interessanti e momenti emozionanti ma purtroppo “marchiata” da un atteggiamento troppo prudente e poco condiviso.
07-06-2015. La giornata odierna è stata caratterizzata dalla presenza di due target distinti tra loro; il primo ancora sul Colorado, il secondo sul Nebraska centro-orientale, dal potenziale più elevato. Scegliamo il secondo dei due perché dalle carte sembrava potesse essere quello più interessante ed inoltre SPC dava una previsione 10% tornado, con la possibilità di un episodio vorticoso intenso entro le ore serali.
Nulla di tutto questo è successo, ci siamo portati ad est di O’Neil, ma i temporali sin da subito si sono presentati troppo numerosi e disorganizzati, senza alcun accenno di rotazione. Infine nelle ore serali tutto il sistema di multicelle ha iniziato a colassare, “sparando” fuori un vento teso e freddo di outflow. In sostanza la giornata di oggi rappresenta quello che gli americani definirebbero col termine BUST, tradotto, un nulla di fatto.
Questa sera abbiamo infine percorso altre 200 miglia verso ovest, per avvicinarci al target di domani che sarà nuovamente in Colorado, alla dry line.
Adattamento a cura di Andrea Meloni, testi a cura dei Cacciatori di Tornado.