Forse è bene spiegare qual’è il vero significato del termine “desertificazione”. Molti, magari non preoccupandosi di andare ad approfondire l’argomento, lo associano alla trasformazione di un determinato territorio in una landa desertica. Vengono in mente i grandi deserti del Pianeta, distese di sabbia a perdita d’occhio contrassegnate da precipitazioni quasi assenti e temperature così alte da renderne ardua la sopravvivenza.
Ma se andiamo ad analizzare nel profondo il concetto di “desertificazione”, ci rendiamo conto che l’idea originale può rivelarsi fuorviante. Con desertificazione si intende, infatti, il processo di degradazione del suolo provocato da numerosi fattori, tra cui le condizioni climatiche e le attività antropiche. Uno degli elementi che incide in misura rilevante è l’erosione idrica del suolo, vale a dire la perdita della parte superficiale ricca di sostanza organica ad opera delle acque di ruscellamento.
Il riscellamento è provocato, a sua volta, da piogge talmente intense da non poter essere assorbite dal suolo. Non avvenendo il percolamento in profondità, tutta l’acqua caduta scorre in superficie formando dei veri e propri ruscelli. A volte seguono linee preferenziali, altre volte si ha una distribuzione omogenea tale da depauperare grandi porzioni di suolo. E’ evidente che scomparendo la sostanza organica viene a mancare uno degli elementi più importanti che servono non solo ad attribuirgli fertilità, piuttosto a dargli una stabilità strutturale tale da resistere ai processi erosivi indotti dagli agenti atmosferici.
Secondo l’Annuario dei Dati Ambientali (Edizione 2010) redatto dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in sinergia con il Sistema agenziale, il processo di desertificazione sta assumendo sempre più rilevanza in cinque regioni Italiane: Sardegna, Sicilia, Basilicata, Puglia e Calabria. Ma il fenomeno è stato osservato anche in alcune zone delle regioni Centro Settentrionali.
Ora, da quel che si è detto è evidente che il concetto di desertificazione non può essere associato esclusivamente all’andamento precipitativo. E’ profondamento scorreto, alla luce della siccità che da mesi permane al Centro Nord, sostenere che il processo s’è trasferito in altre regioni. E’ vero che al Sud – in Sicilia in particolare – le piogge sono cresciute significativamente negli ultimi anni, ma è altrettanto vero che assistiamo sempre più spesso ad eventi alluvionali che poco hanno a che vedere con una distribuzione razionale dei fenomeni.
Le piogge che cadono furiose e in poco tempo, altro non fanno che mettere a nudo quei processi erosivi succitati, da cui ne consegue una degradazione dei suoli interessati piuttosto spinta. Paradossalmente, quindi, piogge torrenziali sempre più frequenti potrebbero aggravare il processo di desertificazione.