TREGUA SOLEGGIATA DURATA POCO – Dopo un 25 aprile di sole e tepore su gran parte d’Italia e molte aree dell’Europa, ecco nuovamente salire alla ribalta i capricci instabili della primavera, comunque tipici di questo periodo. Il parziale peggioramento odierno su parte d’Italia è stato causato dal riemergere verso nord della depressione algerina, che ha riportato il proprio perno in vicinanza delle Baleari. La depressione non è più isolata, ma tende ad interagire con una saccatura nord-atlantica (alimentata da aria fredda artica) che sta sprofondando sull’Europa Occidentale. Si è quindi nettamente ravvivata la ferita ciclonica sul Mediterraneo e l’anticiclone, dopo aver dominato su mezza Europa, è costretto a rifugiarsi verso est, occupando comunque parte del comparto centro-orientale europeo. Masse d’aria calde nord-africane stanno determinando clima estivo in particolare sui Balcani.
PRIMI CENNI DI PEGGIORAMENTO – Il cedimento del campo barico sull’Italia ha consentito l’arrivo di ammassi nuvolosi: già in mattinata un fronte d’instabilità s’estendeva dalla Sicilia verso le regioni di Nord-Ovest, con precipitazioni sparse su queste ultime e temporali che hanno sfondato verso il Lazio. Nel pomeriggio la perturbazione ha guadagnato terreno verso est, raggiungendo il resto della regioni centrali, con piogge e locali acquazzoni fin sui versanti adriatici. Sporadiche piogge si sono estese al Nord anche verso il Triveneto, cessando invece sul Nord-Ovest. E’ rimasto maggiore al riparo il Sud, fatta eccezione per la Campania e la Sicilia interessata in parte da nubi e precipitazioni. Le temperature sono calate laddove la copertura nuvolosa è stata maggiormente compatta, in particolare al Nord. Ancora caldo al Sud, con punte fino a 28 gradi in Puglia per effetto della circolazione calda di matrice nord-africana.