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Depressione fredda con neve al piano al nord, poi pausa, infine sciroccata

di Giovanni Staiano
20 Feb 2004 - 10:20
in Senza categoria
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Immagine del Castello di Breno, da www.italcam.it.
Allontanatasi verso est la depressione che aveva caratterizzato il tempo nel sudest europeo e nel Medio Oriente alla fine della scorsa settimana (quella della grande neve ad Atene e poi a Gerusalemme ed Amman, per intenderci), la nuova settimana ha mantenuto per i primi giorni uno schema ormai classico, con aria fresca sull’Adriatico e al sud (pochi fenomeni), molto più mite sul versante tirrenico e il nordovest. Lo spostamento dell’alta verso Isole Britanniche e Scandinavia, con la concomitante presenza di una insidiosa “goccia fredda” sulla Francia hanno poi segnato il cambiamento del tempo in atto, con la formazione di un profondo minimo barico sui mari a ovest della nostra penisola, che richiama da un lato aria molto fredda da nordest, dall’altro aria umida che le scorre sopra, favorendo una situazione da manuale di maltempo invernale al nord, sulla Toscana e le Marche, dove la quota neve è spesso in pianura al nord, o in collina al centro.

Spesso queste situazioni si prolungano per diversi giorni, ma questa volta non sarà così per l’intervento di altri due attori importanti. Innanzitutto una depressione sulla Penisola Iberica risucchierà la colata fredda verso di sé, ma soprattutto il potente vortice a nord della Norvegia tenderà a erodere da nord l’anticiclone britannico-scandinavo, sospingendolo verso sudest, per cui il baricentro dell’alta si sposterà rapidamente verso l’Europa carpatico-danubiana. Si interromperà così l’alimentazione fredda per cui, quando nel fine settimana la depressione spagnola muoverà verso l’Italia, il risultato sarà un nuovo peggioramento del tempo, con richiamo sciroccale e quindi forte aumento termico, particolarmente sensibile al centro-sud. Al nord si formerà il classico “naso” pressorio e termico sulla Pianura Padana, dove le correnti al suolo, seppure non più molto fredde, rimarranno da est, con l’aria fredda giunta nei giorni precedenti che verrà ammassata sulla parte occidentale del Piemonte (sempre l’ultimo settore a riscaldarsi in questi casi), per cui mentre prevarrà la pioggia anche a quote medie (fino a 1000-1200 metri) sul nordest, la quota neve sarà sempre più bassa procedendo verso ovest, arrivando a 300 metri su cuneese, astigiano, alessandrino e versante padano dell’Appennino Ligure.

Venerdì 20 febbraio al nord al mattino coperto con un po’ di neve anche in pianura, specie su Piemonte, Oltrepò pavese, Emilia e Appennino ligure; qualche pioggia invece in Romagna. Esaurimento dei fenomeni nel corso della giornata e parziali schiarite su Triveneto e Romagna. Temperatura senza notevoli variazioni. Venti deboli orientali.
Coperto con piogge sparse al mattino su Marche, Abruzzo e Molise con neve oltre 800-1000 m; in seguito attenuazione dei fenomeni; sulle altre regioni centrali nuvoloso al mattino ma con tendenza a schiarite a partire dalla Sardegna. Temperatura in aumento, specie nei valori massimi. Venti orientali, in temporanea attenuazione.
In mattinata ancora nuvoloso con piogge sulla Puglia, sulle altre regioni del sud nuvolosità irregolare con ampie schiarite e basso rischio di fenomeni. In giornata ulteriore generale miglioramento. Venti sud-orientali, in temporanea attenuazione. Temperature in aumento.

Sabato 21 febbraio al nord nuovo peggioramento a partire da ovest con piogge sparse; sul Piemonte neve sino in pianura, altrove inizialmente neve fino nei fondovalle alpini, per il resto oltre i 5-600 m, con rapido rialzo del limite oltre i 1000 m, tranne sul Piemonte dove continuerà a nevicare oltre 4-500 m. Sciroccata in quota, debole vento da est in Valpadana e tramontana al suolo in Liguria. Temperature in graduale aumento, specie in montagna.
Nuvolosità in aumento già dalla notte al centro con piogge intermittenti e qualche breve rovescio dal pomeriggio. Cielo giallastro, da scirocco. Temperatura in aumento, specie nel pomeriggio/sera.
Nuvolosità irregolare al sud per nubi in prevalenza alte e stratificate, a tratti un po’ di pioggia, forte scirocco e sensibile aumento della temperatura, soprattutto in Sicilia, dove si potranno raggiungere i 20°C.

Domenica ancora pioggia al nord (neve sulle Alpi) e su gran parte del centro, con relativo miglioramento nel pomeriggio ma nuovo peggioramento in serata; al sud nuvoloso con qualche rovescio sparso e temperature elevate con punte di 22-23°C sulla Sicilia. In serata attenuazione dello scirocco. Lunedì nuovo peggioramento e calo termico al centro-nord, con calo della quota neve fino quasi al piano al nord in serata.

DOVE ANDIAMO
In provincia di Brescia, il Lago d’Iseo è racchiuso entro una cornice di monti, mentre al centro del bacino c’è il cono verdeggiante di Monte Isola, la più grande isola lacustre europee, alta 415 metri sul livello dell’acqua (600 su quello del mare). Il lago occupa il fondo scavato dal ghiacciaio della Val canonica. Sulle sponde le vigne e soprattutto gli ulivi rivelano la mitezza del clima. Le località più ricercate per il soggiorno sono Iseo, Bisogne, Lovere, Sarnico, Monte Isola. Il retroterra meridionale è costituito dalla Franciacorta, ridente zona collinare che produce ottimi vini bianchi ed apprezzati spumanti.

E visto che siamo a tavola, un cenno alle specialità bresciane, che sono soprattutto saporite minestre: la mariconda, i brofadei, la minestra sporca, gli gnocchi di zucca o di polenta, i casonsei (ravioli, simili a quelli bergamaschi). E se sull’Iseo si gustano anche i pesci fritti nell’olio locale, nella Val Canonica l’offerta gastronomica non fa mancare polenta e osei, bresaole, capriolo e camoscio in salmì.

Tornando ai centri sul lago, Lovere conserva dell’epoca medievale, quando fu borgo fortificato, alcune torri e case-torri. Interessante Santa Maria in Valvendra, basilica eretta nel 1473-83. Al margine dell’abitato di Bisogne, Santa Maria della Neve (sec.XV) racchiude affreschi del Romanino.

Monte Isola, coronata in vetta dal Santuario della Madonna della Cariola, conserva nei piccoli borghi sparsi lungo il contorno costiero un antico e rustico aspetto, cui contribuisce il divieto di circolazione ai mezzi motorizzati.

Superata l’estremità settentrionale del lago, si risale l’Oglio lungo la Val Canonica, che si alza lentamente coronata sui due versanti da belle montagne, fra cui spicca il Pizzo Badile Camuno.

Centro della vita di Boario Terme, la cui fortuna termale iniziò con il soggiorno del Manzoni nel 1845, è il Parco delle Fonti. Poco più a monte Breno, capoluogo della media valle, si trova su una sella ai piedi di una rupe coronata dal Castello. Fu sede del governo valligiano nel periodo veneziano (sec.XV-XVII) e della funzione serba qualche segno architettonico. Interessanti la Chiesa di Sant’Antonio (affreschi del Romanino), la raccolta di dipinti e sculture del Museo Camuno e, nella vicina Cividate Camuno, il Museo Archeologico della Val Canonica.

A Capo di Ponte ci si ferma soprattutto per le incisioni rupestri attraverso le quali le genti della valle continuarono per millenni a narrare se stesse. Il relativo Parco Nazionale si estende per oltre 30 ettari ed è dotato di itinerari che conducono alle rocce più significative, fra cui spicca la Roccia Grande, con circa 1000 figure. In frazione Cemmo, di là dall’Oglio, la Pieve romanica di San Siro (XI sec.), scenograficamente posta su una rupe strapiombante.

Edolo è il centro principale dell’alta valle, nodo viario per salire all’Aprica e al Tonale. La Chiesa di San Giovanni Battista ha nel presbiterio un bel ciclo di affreschi. Presso l’Ufficio Informazioni del Parco dell’Adamello mostra fotografica permanente sugli aspetti ambientali dell’area protetta.

E belle vedute sul gruppo dell’Adamello si hanno risalendo da Edolo, attraverso Vezza d’Oglio e Temù, fino ai 1258 metri di Ponte di Legno, le cui piste con relativi impianti sono solo un’anteprima del vasto e frequentato comprensorio del Passo del Tonale, m 1883, ampia sella prativa sullo spartiacque. Da qui, nel novembre 1918, l’esercito italiano scese in Val di Sole alla fine della Grande Guerra, aspramente combattuta su questi monti. A ricordo dei caduti sul Passo c’è un monumento-ossario.

A Edolo il fine settimana sarà segnato dalla neve che cadrà, seppure in modo non continuo, sia oggi che venerdì e ancora mista a pioggia sabato mattina, per diventare pioggia nel pomeriggio. Cielo irregolarmente nuvoloso domenica, con peggioramento in serata e ripresa delle precipitazioni. La pioggia della notte su lunedì si trasformerà nuovamente in neve il primo giorno della nuova settimana. Temperature minime/massime, in °C : venerdì -3°/4°, sabato 2°/8°, domenica 4°/9°.

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