Il “mostro” nord africano:
purtroppo, come accade sovente ad inizio autunno, le condizioni climatiche del Mediterraneo sono in grado di produrre vortici temporaleschi particolarmente cattivi. Una mano in tal senso, decisiva, viene dal calore immagazzinato dalle acque dei nostri mari. Un carburante esplosivo che al minimo sbuffo instabile riesce ad esercitare una spinta propulsiva impressionante. Ed è quello che sta accadendo a pochi passi dal nostro Paese, ovvero a ridosso delle coste nord africane. Qui si è creato un Vortice temporalesco davvero imponente, che promette d’incattivirsi abbordando le regioni Meridionali.
Rischio nubifragi:
nel fine settimana, fin da domani, il quadro meteorologico di cui sopra rischia di esporci a fenomeni particolarmente violenti. L’evoluzione verrà monitorata costantemente, perché le prossime 48-72 ore potrebbero riacutizzare i problemi di tenuta idro-geologica in varie zone del Sud Italia. I modelli, giusto dirlo, indicano accumuli imponenti ed anche in tempi relativamente ristretti.
La Depressione d’Islanda:
nel frattempo, in Atlantico, il quadro barico muterà sostanzialmente. La Depressione d’Islanda, figura “mitologica” degli autunni “old style”, apparirà sulla scena a mostrerà una vigoria inaspettata. Solitamente la presenza di tale struttura ciclonica depone a favore delle grandi piogge stagionali, con ingresso di perturbazioni in serie nel cuore del Mediterraneo. Ma stavolta non sarà così.
L’Anticiclone Europeo:
chiamatelo come volete, anche Anticiclone Continentale. Quel che importa non è tanto la nomenclatura utilizzata, bensì gli effetti che tale struttura produrrà sul nostro tempo. Come dicevamo pocanzi, regola vorrebbe che in presenza del Ciclone Islandese le perturbazioni abbiano vita facile. Ma è evidente che trovando uno sbarramento imponente nel cuore del continente – peraltro con solide basi sul nord Africa – i fronti si vedranno costretti a modificare la propria traiettoria.
Rigurgito estivo:
le iniziali influenze atlantiche, che potrebbero produrre qualche pioggia nelle regioni settentrionali – soprattutto al Nordovest – verranno messe a tacere da un rinvigorimento anticiclonico a metà della prossima settimana. Si aprirà una fase di tempo sostanzialmente stabile, che dovrebbe condurci ad un nuovo aumento delle temperature diurne. Una sorta di rigurgito estivo in piena regola, anche se ormai le ondate di caldo nel vero senso del termine saranno un ricordo.
La via d’uscita:
i modelli stanno cercando di fornirci preziose indicazioni sulla sorte dell’Alta di blocco e a quanto pare il cambiamento arriverà anche stavolta da ovest. Nonostante le notevoli differenze bariche, perde consistenza l’ipotesi orientale e quindi il freddo. Resta da capire se arriveranno consistenti perturbazioni atlantiche o se l’isolamento di un nuovo vortice sulla Penisola Iberica andrà ad innescare l’ennesima fase di marcata instabilità autunnale.
Focus: evoluzione sino al 16 ottobre 2014
Il weekend ci consegnerà un’Italia divisa in due tronconi: Sud e Adriatiche dovranno sopportare il forte maltempo, Nord e medio alto Tirreno – Sardegna compresa – godranno di condizioni meteorologiche decisamente migliori. Ad inizio settimana potrebbe comparire qualche pioggia anche nelle regioni settentrionali, mentre all’estremo sud permarranno strascichi instabili. Dopodiché avverrà il consolidamento della struttura anticiclonica e con esso il ritorno della stabilità.
Potrebbero persistere condizioni di bel tempo sino a metà mese, quando sembra che nuovi disturbi da ovest possano mandare in sofferenza il dominio altopressorio.
Evoluzione sino al 21 ottobre 2014
Disturbi di natura atlantica, ma come detto è difficile – al momento – stabilire se avremo a che fare con veri e propri assalti perturbati o nuovamente con vortici instabili forieri di temporali.
In conclusione.
Autunno che al momento sta mostrando tutte le caratteristiche d’inizio stagione, ovvero una certa dinamicità barica sfociante nell’alternanza tra momenti anticiclonici e sfuriate temporalesche rilevanti. I modelli stanno fiutando il cambio di marcia stagionale, ma le dinamiche sono ancora poco chiare.