ANTICICLONE PERDE SMALTO – Se osserviamo lo scenario continentale, vediamo come prevalgono ancora ampi spazi sgombri da nubi: l’alta pressione, pur indebolita, riesce infatti per il momento ancora ad impedire l’ingresso di sistemi perturbati importanti. In sostanza, per il momento, le perturbazioni vere e proprie sono costrette a transitare ad alte latitudini sulle nazioni più settentrionali dell’Europa, per poi affondare sulla Russia ove si trova il perno di una circolazione a carattere freddo. Il parziale cedimento barico appare evidente anche sul cuore del Mediterraneo: un ammasso nuvoloso d’origine nord-africana ha infatti raggiunto l’Italia, convogliando correnti più umide ed instabili in quota. Quest’aria relativamente mite contrasta con un nucleo più freddo dal raggio d’azione piuttosto limitato, centrato sulle Alpi.
PRIMI DISTURBI INSTABILI SULL’ITALIA – Dopo giornate di bel tempo pressoché incontrastato, la situazione meteo è parzialmente cambiata sul nostro Paese. Il campo anticiclonico è stato infatti eroso da un debole sistema nuvoloso giunto da ovest. La nuvolosità, in genere di tipo stratiforme si è fatta strada su gran parte della Penisola, risultando più compatta sulle regioni centrali. Nelle ore più calde della giornata, per effetto di una maggiore instabilità in quota, si sono formati locali addensamenti capaci di dar luogo a qualche isolato acquazzone temporalesco, come quello che ha interessato anche la zona di Firenze. Più intensi sono invece risultati i temporali sui settori alpini centro-orientali, ancora tuttora in atto ed in parziale sfondamento verso le pianure del Triveneto, per effetto di un vortice freddo ed instabile sceso dal Centro Europa.
TEMPERATURE ANCORA ELEVATE – Nonostante la presenza di nubi, il clima si è confermato ancora molto mite, con ulteriori rialzi termici principalmente al Sud dove si sono superati anche i 25 gradi. Il caldo fuori stagione si è invece smorzato al Settentrione, sebbene i valori si mantengano ancora sopra la norma.