DEPRESSIONE ATLANTICA IN GRAN FORMA – Un profondo vortice di bassa pressione, centrato tra l’Islanda e la Scozia, è responsabile del maltempo marcato che negli ultimi giorni ha colpito le Isole Britanniche: la parte più avanzata di un nuovo ammasso perturbato irrompe minaccioso dal Vicino Atlantico e ha già raggiunto, oltre alla Gran Bretagna, anche le zone settentrionali iberiche e la parte nord-occidentale della Francia. Continui ammassi perturbati vengono quindi generati dal motore depressionario nei pressi dell’Islanda, ma trovano molta difficoltà a sfondare verso levante sul cuore del Continente e sono costrette a piegare verso nord o in alternativa a sfaldarsi spingendosi in zone laddove predomina un contesto meteo stabile: la causa è legata ad un vasto anticiclone di blocco che continua a predominare sulla parte centro-orientale dell’Europa, con massimi barici centrati sulla Russia.
ITALIA RAGGIUNTA DA UNA PERTURBAZIONE – Le nazioni centrali del Continente e l’Italia sono state interessate dall’ingresso dell’ammasso perturbato che ieri individuavamo sulla parte ovest dell’Europa. Il fronte si è molto indebolito, trovandosi di fronte le resistenze di un’alta pressione che si va rinforzando anche sul Mediterraneo, con il risultato di rendere pressoché fiacca la perturbazione. La copertura nuvolosa giunta sull’Italia è stata quindi costituita da prevalenti stratificazioni di tipo medio-alto, perlopiù innocue ed incapaci di dar luogo a precipitazioni. Solo a ridosso dei rilievi, in corrispondenza delle Prealpi Centro-Orientali, dell’Appennino Ligure e dell’Alta Toscana, l’orografia ha favorito un maggiore compattamento delle nubi sospinte da un debole flusso di correnti sud/occidentali: non sono quindi mancate deboli precipitazioni, ma con accumuli decisamente irrisori.